Kata scomparsa a Firenze: “Rapita al posto di un'altra bambina”
KATA SCOMPARSA A FIRENZE. Nel caso della piccola Kata, la bambina di 5 anni scomparsa a Firenze, una delle ipotesi emerse durante l'audizione del padre, Miguel Angel, presso la Procura, suggerisce "rapita al posto di un'altra bambina”. Durante il suo interrogatorio, il padre ha rivelato alla procuratrice che indaga sul caso anche di altri episodi accaduti all'ex hotel Astor, dove alcune famiglie peruviane avevano trovato alloggio in modo abusivo.
Il padre di Kata ai giornalisti, mentre tornava all'ex hotel Astor dopo la manifestazione dei peruviani per la piccola, che "l'hanno rapita, pianificato tutto. Non ci sono telecamere. Sanno cosa hanno fatto, loro".
L'uomo ha escluso la possibilità di una vendetta o di una punizione nei confronti di sé stesso o della sua famiglia, sottolineando di non avere debiti o problemi con nessuno. Ha anche accennato ai suoi guai con la giustizia, sostenendo che le sue azioni erano volte a proteggere la sua famiglia, affermando che tutto ciò è una prova di Dio. Ha espresso fiducia nel fatto che Kata sia viva e che tornerà.
Renzi usa la piccola Kata per attaccare la procura di Firenze. Incredibile. Peggio di Berlusconi. Molto peggio. pic.twitter.com/YJPLGuTlje
— MC (@Virus1979C) June 19, 2023
I Carabinieri
Hanno effettuato una massiccia ispezione nell'hotel Astor, che è stato reso deserto dopo lo sgombero degli occupanti abusivi. Dopo due giorni di ricerca, è emerso che la bambina Kataleya non si trova nell'albergo, né viva né morta.
Questo rafforza l'ipotesi di un sequestro, dando speranza che la bambina sia tenuta viva in qualche altro luogo. Kata è scomparsa sabato 10 giugno, e l'ipotesi di un sequestro formulata dalla Procura di Firenze all'inizio dell'indagine rimane valida anche alla luce di questa approfondita ispezione.
Le nuove rivelazioni
Nelle ultime ore, il padre di Kata, Miguel Angel Romero Chicclo, ha fornito nuove informazioni al sostituto procuratore Christine von Borries, che potrebbero dare un nuovo impulso alle indagini. L'uomo ha ricordato fatti ed episodi accaduti all'Astor nei mesi in cui l'hotel era occupato abusivamente, fornendo ulteriori elementi ritenuti utili agli inquirenti. Dopo un incontro con il magistrato e un investigatore dell'Arma, la Procura ha richiesto riserbo sull'inchiesta.
Cruciani: "Meno male che l'hotel a Firenze non si poteva sgomberare. C'è voluto un fatto di cronaca drammatico grave perchè arrivasse la polizia a sgomberare. Si poteva fare anche prima, vi dovete vergognare".@giucruciani #Kata #firenze
— La Zanzara (@LaZanzaraR24) June 19, 2023
Nel frattempo, analizzate le immagini di una telecamera di un privato che riprendeva un cortile sul retro dell'hotel Astor. Il sopralluogo all'interno della struttura, effettuato per due giorni consecutivi dai gruppi speciali dei Carabinieri, ha esaminato ogni angolo, incluso seminterrato, tetto, scannafosso, camere, stanze di servizio, aree tecniche, elettrodomestici e impianti, cercando eventuali pertugi, pozzi, punti di caduta o nascondigli.
Le fosse biologiche ispezionate utilizzando telecamere, e successivamente sono state sigillate da fabbri su disposizione del tribunale per preservare il luogo del possibile sequestro.
Durante la notte, un vigilante privato incaricato dai Carabinieri di sorvegliare la struttura.
Bambina scomparsa a #Firenze: Riprese con lo svuotamento dei pozzi neri le operazioni dei reparti speciali dei Carabinieri nell'ex Hotel Astor sgomberato, da dove la piccola Kata è scomparsa. Ieri scoperta telecamera puntata sul cortile.#chilhavisto→ https://t.co/cQ8ad8Srjk pic.twitter.com/39oYqqytC3
— Chi l'ha visto? (@chilhavistorai3) June 19, 2023
Kata scomparsa a Firenze - richiesta per nuovo sopralluogo
La famiglia di Kata ha presentato una formale richiesta per effettuare un sopralluogo all'Astor, alla quale dovrebbero partecipare, insieme ai genitori della bambina, anche Luciano Garofano, consulente della famiglia e generale dei Carabinieri in congedo, precedentemente comandante del Ris di Parma. La richiesta è attualmente in attesa di essere valutata dalla Procura.