Massimo muore schiacciato da una lastra di cemento, aveva 23 anni. All'arrivo dei soccorsi era già morto
Incidente sul lavoro, operaio di 23 anni morto schiacciato da lastre di cemento
ROMA. E' Massimo Pezza il giovane operaio di 23 anni morto schiacciato da lastre di cemento mentre stava lavorando. L'incidente è avvenuto nella mattinata di oggi, venerdì 20 gennaio, nel comune di Fonte Nuova all'interno di una ditta di smaltimento rifiuti.
Ad indagare i carabinieri della stazione di Mentana che si sono recati al civico 21 di via Stella Polare insieme ai soccorritori. Il ragazzo era originario di Terni.
Morto sul lavoro a Fonte Nuova
L'allarme è scattato intorno alle 6 del mattino. Secondo la prima ricostruzione, il lavoratore era alla guida di un camion. Il mezzo pesante, con braccio elevatore, avrebbe urtato dei pannelli in cemento che cadendo hanno investito la cabina. Massimo Pezza, all'arrivo dei vigili del fuoco e del 118, era già morto.
Adesso dunque si indaga per determinare le esatte cause del drammatico incidente sul lavoro. Ieri a Pietralata un operaio è precipitato da una impalcatura e versa in gravi condizioni.
Le indagini
Massimiliano Pezza, secondo quanto si apprende, al momento dell'incidente stava operando nel parcheggio dello stabile per spostare un veicolo. Ad un certo punto, forse per l'urto con il braccio meccanico del mezzo pesante, i pannelli di cemento si sono staccati dal soffitto dello stabile, non lasciando scampo all'operaio.
In relazione a quanto accaduto, i militari intendono verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. I responsabili del deposito sono stati ascoltati per verificare se fossero state rispettate le misure di sicurezza sul lavoro. Il magistrato di turno ha disposto l'autopsia sul corpo del lavoratore, trasferito presso l'istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli di Roma.
Il cordoglio del sindacato
"Nonostante tutti gli appelli alla sicurezza, alla formazione, ai controlli e il pressing sulle istituzioni per chiedere più sicurezza e zero morti sul lavoro, di fatto, di lavoro si continua a morire. - il commento di Cgil di Roma e del Lazio, Cisl Roma Capitale Rieti e Uil Lazio - E mentre oggi non possiamo che esprimere la nostra vicinanza e solidarietà alla famiglia e ai colleghi del lavoratore, torniamo a chiedere una volta ancora che quella della sicurezza sia una battaglia di civiltà che ci coinvolge tutti, dal primo all’ultimo. Vogliamo che il 2023 sia l’anno della svolta in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Per questo rinnoviamo al prefetto Frattasi, con urgenza, la richiesta di convocazione di un tavolo su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro dando seguito alla nostra lettera inviata lo scorso 8 novembre 2022". Fonte: Roma Today
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