Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca

Vincenzo De Luca incassa il colpo, ma non retrocede. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la legge regionale sul terzo mandato, escludendolo formalmente da una nuova corsa alla presidenza della Regione Campania, il governatore non si dichiara fuori dai giochi. Anzi, rilancia. Chi lo ha incontrato nelle ultime ore lo descrive come “sereno e concentrato”, deciso a far valere fino in fondo il suo peso politico all’interno del centrosinistra.

Ironia e determinazione: “Altissima Corte, ma noi andiamo avanti”

Nel day after della sentenza, nessuna uscita pubblica per De Luca. Solo una nota, pungente e ironica, indirizzata ai suoi:
“Dopo il pronunciamento dell'Alta, anzi Altissima Corte, si apre in Italia una stagione politica di alto valore ideale, morale e istituzionale… Ma nessuno si faccia distrarre dal lavoro!”
Segue un elenco operativo di priorità, dalla sanità alle liste d’attesa. Segno che, almeno per ora, il governatore è deciso a concentrarsi sulla gestione degli ultimi 7-8 mesi di legislatura.

Coalizione al bivio: sabato la riunione con i capigruppo

Sabato mattina, nella sede istituzionale di Palazzo Santa Lucia, si terrà la prima riunione con i capigruppo della maggioranza regionale. Un’occasione per testare gli umori della coalizione e misurare l’effettiva forza del presidente uscente. Intanto, nel campo largo del centrosinistra sono partite le grandi manovre per evitare fratture.

L’ipotesi lista De Luca

Resta aperto anche lo scenario di una candidatura alternativa appoggiata direttamente da De Luca, con una lista civica autonoma nel caso in cui non si raggiunga un accordo con la coalizione. Un’eventualità che in molti, sia a Napoli che a Roma, vogliono scongiurare per evitare la dispersione del consenso progressista.

Fico in pole, ma si punta sui programmi

Nel frattempo, a Napoli si è tenuta una riunione informale tra le varie anime del centrosinistra, nella storica sede del Pci “Aurelio Spoto”. Presente anche Roberto Fico, tra i nomi più quotati come possibile candidato unitario. Il commissario regionale del PD Antonio Misiani ha ribadito: “Serve un modello Napoli anche per la Regione. Non è il momento dei nomi, ma dei programmi”. E sul confronto con De Luca, ha aggiunto: “È un nostro iscritto, il dialogo con lui è necessario”.

Il Nazareno entra in campo

Anche il PD nazionale si muove. Lunedì arriveranno a Napoli Igor Taruffi, responsabile Organizzazione, e Davide Baruffi, per gli Enti locali. La missione è chiara: costruire una coalizione ampia e unitaria che parta dall’eredità politica di De Luca. Un compito delicato che passa attraverso l’ascolto dei territori e il coinvolgimento dello stesso governatore nella definizione della prossima leadership.

Francesco Boccia (PD) sintetizza così la linea del partito:
“Ora serve aprire una nuova pagina, partendo dall’esperienza di questi dieci anni di governo regionale”.

Anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, considerato da molti una figura ponte tra le varie sensibilità del centrosinistra, invita alla prudenza e alla visione strategica: “Bisogna costruire una coalizione ampia partendo dai contenuti”.

Una linea che sembra trovare sponda nelle parole e nelle intenzioni di De Luca, deciso a non uscire di scena in silenzio.

 

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