Dopo due giorni di lotta, è stata dichiarata la morte cerebrale di Marco Bianchin, un ragazzo di 17 anni residente a Spercenigo, vittima di un terribile incidente stradale mentre si trovava in bicicletta a San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso.

Mercoledì scorso, Marco stava pedalando lungo il sentiero accanto alla ferrovia a Mignagola, in via Valdemoneghe. Ad un certo punto è entrato in collisione con una Fiat Punto guidata da un uomo di 55 anni di San Biagio. Le cause sono ancora oggetto di accertamento.

Dopo essere stato immediatamente trasferito d'urgenza all'ospedale Ca' Foncello di Treviso e intubato dai soccorritori del 118, Marco è deceduto dopo due giorni di agonia. La sua famiglia ha deciso di donare gli organi.

Gli accertamenti sull'incidente sono in corso e sono condotti dalla polizia locale di Carbonera, che informerà la Procura. Nel frattempo, proseguono le indagini per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. Marco è l'ultima vittima di un anno 2023 terribile in termini di incidenti stradali.

Marco Bianchin, la strada della morte a Treviso

Basta pensare che oggi stesso si sono svolti i funerali di ben cinque vittime della strada degli ultimi giorni. Le tre persone coinvolte nell'incidente sulla Treviso-mare lo scorso venerdì notte, Ludovico Brunello, Valeria Orsoni e Dominga Orsato. Poi il 23enne Marco Zorgno, deceduto sabato scorso dopo due settimane di agonia a seguito di un incidente in moto avvenuto due settimane prima a Fadalto. Infine Valter Ronchi, lo chef morto schiantandosi con la sua auto durante la notte tra martedì e mercoledì a Mareno di Piave.

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