Donald Trump
Donald Trump

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sta proseguendo la sua politica di guerra commerciale, facendo leva sulle tariffe per cercare di ottenere concessioni da altri Paesi. Dopo aver imposto dazi al Messico e al Canada, Trump ha accettato di sospenderli temporaneamente, ma solo dopo aver negoziato misure specifiche in cambio. Con il Messico, in particolare, è stato raggiunto un accordo che prevede il dispiegamento di 10.000 soldati messicani al confine per fermare il flusso di migranti e il traffico di droga, soprattutto il fentanyl.

Questa sospensione dei dazi, che durerà un mese, sarà seguita da colloqui bilaterali per cercare di trovare una soluzione duratura. Allo stesso tempo, Trump ha dichiarato di aver raggiunto un accordo simile con il Canada, dopo una conversazione telefonica positiva con il primo ministro Justin Trudeau. Il Canada ha accettato di rafforzare la sicurezza al confine con l'introduzione di nuovi elicotteri, tecnologia avanzata e personale, aumentando così le risorse per fermare il traffico di droghe.

Le minacce contro l'Ue: Trump prepara nuove tariffe

Nel frattempo, Trump non esclude l'ipotesi di estendere la sua politica dei dazi anche all'Unione Europea. Parlando dallo Studio Ovale, Trump ha ribadito che l'Unione Europea ha abusato degli Stati Uniti, affermando che l'UE ha un deficit commerciale di ben 350 miliardi di dollari con gli Stati Uniti. Inoltre, Trump ha accusato l'UE di non acquistare i prodotti americani, tra cui auto e prodotti agricoli, utilizzando come pretesto le normative sui pesticidi e altre sostanze chimiche.

Secondo alcune fonti vicine alla Casa Bianca, l'amministrazione Trump starebbe valutando l'idea di introdurre una tariffa del 10% su tutte le importazioni provenienti dall'Unione Europea. Questa mossa potrebbe esacerbare ulteriormente la già delicata guerra commerciale in corso a livello globale. La proposta di Trump rischia di alimentare ulteriormente le tensioni commerciali tra le due potenze economiche, dopo l'imposizione di dazi su Messico, Canada e Cina.

La reazione dell'Unione Europea: pronta la contromossa

La reazione dell'Unione Europea non si è fatta attendere. I leader europei hanno espresso la loro preoccupazione per l'intensificarsi della guerra commerciale con gli Stati Uniti, sottolineando che i dazi sarebbero dannosi per entrambe le parti. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha avvertito che l'UE sarebbe pronta a rispondere in modo fermo se Trump non dovesse fare marcia indietro sulle tariffe. Secondo le autorità europee, il rischio è che la guerra commerciale possa nuocere agli interessi reciproci e mettere a repentaglio uno dei rapporti commerciali più importanti al mondo.

D'altro canto, la Francia ha già espresso la sua intenzione di reagire in modo deciso, mentre il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che l'UE è pronta a rispondere con dazi contro gli Stati Uniti, qualora la situazione lo richiedesse. L'Alto Rappresentante dell'UE per la politica estera, Kaja Kallas, ha messo in guardia: "In una guerra di dazi con gli Stati Uniti, chi avrà il vantaggio sarà la Cina".

Gli sviluppi con la Cina: la proposta di Pechino

Oltre alle trattative con Messico e Canada, Trump ha annunciato di voler discutere anche con la Cina in merito alla questione dei dazi. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Pechino potrebbe proporre agli Stati Uniti di ripristinare l'accordo commerciale della "fase uno", raggiunto nel 2020 durante il mandato di Trump. Il piano cinese potrebbe includere impegni per non svalutare lo yuan, un aumento degli investimenti negli Stati Uniti e una riduzione delle esportazioni di precursori del fentanyl.

La Cina, insieme al Canada e al Messico, ha già annunciato contromisure contro gli Stati Uniti. Pechino ha dichiarato che intende presentare una causa contro gli Stati Uniti presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio, mentre il Canada ha fatto sapere di essere pronto a introdurre misure di ritorsione simili.

Un futuro incerto per le relazioni commerciali globali

In questo scenario di continua escalation, il futuro delle relazioni commerciali internazionali appare incerto. Le tensioni tra gli Stati Uniti e i loro partner commerciali, tra cui l'Unione Europea, il Messico, il Canada e la Cina, potrebbero avere ripercussioni globali, portando a una guerra commerciale che potrebbe danneggiare le economie di tutti i Paesi coinvolti.

Con il presidente Trump pronto a intensificare la sua politica dei dazi, il mondo intero osserva con attenzione gli sviluppi di questa vicenda, che rischiano di determinare il corso delle relazioni economiche internazionali nei prossimi anni.

Milano, tragico incidente a Cernusco sul Naviglio: ciclista investito e ucciso da un camion
Cesa in lutto per Antimo Falcone: lascia moglie e figli