Maria Rosaria Boccia diffidata da un assessore: accuse di persecuzione e inseguimenti in auto
L'imprenditrice, dopo quello che coinvolge Gennaro Sangiuliano, al centro di un altro caso che ha per protagonista una personalità politica
L'imprenditrice Maria Rosaria Boccia, già nota per il caso che coinvolge il ministro Gennaro Sangiuliano, si trova nuovamente sotto i riflettori per una controversia con un altro esponente politico.
Questa volta, al centro del caso c'è un assessore che avrebbe accusato la Boccia di atti persecutori. Il legale dell'assessore ha presentato una diffida per atti ritenuti persecutori e denigratori, iniziati a seguito della fine della relazione tra i due.
Secondo quanto riportato, la vicenda risalirebbe al 2018, e l’assessore in questione ha raccontato di essere stato perseguitato dall'imprenditrice, al punto da essere inseguito a folle velocità in auto. La relazione, conclusasi per volontà unilaterale dell'assessore, avrebbe scatenato una serie di comportamenti ossessivi e intimidatori da parte della Boccia, incapace di accettare la fine del rapporto.
La presunta gravidanza e le accuse di persecuzione
Uno dei punti centrali della vicenda riguarda l'annuncio di una presunta gravidanza da parte di Maria Rosaria Boccia, che avrebbe aggravato ulteriormente la situazione. Nonostante l'assessore avesse chiarito di non voler più mantenere alcun tipo di relazione sentimentale con l'imprenditrice, aveva dichiarato la sua disponibilità ad assumersi le responsabilità nel caso in cui la gravidanza fosse stata confermata.
Tuttavia, il test di gravidanza avrebbe poi dato esito negativo, senza placare però la tensione tra i due. L’avvocato dell’assessore ha riferito che, dopo l'annuncio della presunta gravidanza, la situazione è diventata sempre più insostenibile per il suo assistito. L'uomo ha infatti raccontato di essere stato costretto a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita, a causa di un costante stato di ansia e paura derivante dalle azioni dell'imprenditrice.
Gli episodi di inseguimento e citofonate insistenti
A rendere il quadro ancora più inquietante sarebbero gli episodi di inseguimento in auto, narrati dallo stesso assessore. Secondo quanto riportato dal legale, Maria Rosaria Boccia avrebbe seguito il politico a folle velocità, creando una situazione di pericolo e tensione.
Un altro elemento di questa complessa vicenda sono le insistenti visite non gradite che l'imprenditrice avrebbe fatto sotto casa dell'assessore. Le telecamere di sorveglianza installate nei pressi dell’abitazione del politico hanno registrato video che mostrano la Boccia mentre citofona ripetutamente, fino a sette-otto volte, nel tentativo di ottenere un contatto con l'assessore. Non riuscendo a entrare, l'imprenditrice avrebbe poi continuato a chiamare insistentemente, aggravando ulteriormente la situazione di stress vissuta dall'uomo.
Le dichiarazioni dell'assessore e la reazione della Boccia
Secondo le dichiarazioni rilasciate dall'assessore al quotidiano "La Verità", Maria Rosaria Boccia non solo avrebbe cercato di mantenere viva la relazione attraverso continue azioni persecutorie, ma avrebbe anche utilizzato frasi denigratorie nei confronti dell’uomo. Tra queste, emergerebbero affermazioni aggressive come: «Mi hai lasciata incinta per arrivare ai miei soldi e al mio ceto sociale», e insulti rivolti alla casa dell’assessore e al suo stile di vita.
Queste dichiarazioni, sommate ai comportamenti documentati dalle telecamere, hanno spinto l’assessore a rivolgersi alle autorità per ottenere una diffida contro l’imprenditrice.
Una vicenda complessa e in fase di evoluzione
Il caso che coinvolge Maria Rosaria Boccia e l'assessore è solo l'ultimo di una serie di episodi che vedono l'imprenditrice al centro di controversie con figure politiche. Mentre le accuse di atti persecutori e denigratori restano oggetto di indagine e valutazione, la vicenda continua a evolversi, alimentando il dibattito pubblico.
L'assessore, da parte sua, ha espresso la speranza che la situazione possa risolversi rapidamente, permettendogli di tornare a condurre una vita normale, lontana da tensioni e minacce.