De Luca - Manfredi, è proprio il caso di dire, "Pensavo fosse amore... invece era un calesse”. Mai titolo più azzeccato, quando un amore, seppur politico smette di esistere. Dimenticate pure il sorriso sfavillante di Manfredi con De Luca la notte in cui conquista Napoli e si accomoda a Palazzo San Giacomo. Bei tempi passati!

Ebbene si, a quanto pare, il grande "amore" tra i due è già sfumato ed ovviamente a causa di una delle bellezze più prorompenti di Napoli: il Teatro San Carlo.

Da un lato De Luca che urla: "I conti non tornano"; dall'altro Manfredi: "Sono io il garante"

Ed ecco che al primo incontro pubblico i due si schivano a vicenda.

Nessuna stretta di mano tra il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Primo incontro all'Atitech

Il primo incontro in pubblico tra i due - dopo le polemiche sul bilancio del teatro San Carlo - è andato in scena oggi nell'hangar di Atitech all'aeroporto Capodichino di NAPOLI.

De Luca e Manfredi sono arrivati in orari diversi e si sono seduti ai lati di Gianni Lettieri, azionista di maggioranza di Atitech.

Prima dell'inizio dell'evento pubblico De Luca non ha voluto fare interviste a margine con i giornalisti, mentre Manfredi ha risposto solo a una domanda sull'azienda di manutenzione degli aerei, andando poi via senza rispondere alla successiva domanda sul caso San Carlo.

Nessun saluto tra i due neanche al termine dell'evento, con De Luca che ha lasciato subito l'hangar mentre Manfredi è rimasto a prendere il caffè con Lettieri e altri dirigenti di Atitech.

De Luca si concentra sul da farsi e parte subito prendendo parola: "Successo Atitech ha un valore emblematico” 

"Atitech a Napoli è un'impresa straordinaria di Gianni Lettieri, che seguo da anni, da quando era nel settore tessile e abbiamo affrontato insieme battaglie di crisi del settore. Oggi è stato coraggioso".

"Il successo di Atitech - ha detto De Luca - ha un valore emblematico, se facciamo il raffronto con quello che è capitato ad Alitalia vediamo che quest'ultima è l'emblema di come si arriva al fallimento quando si accumulano i debiti, mentre Atitech dimostra che per successo servono conti in ordine, rigore e serietà dell'impresa e produttività del lavoro. Oggi da Napolisappiamo dare esempio di efficienza all'Italia intera". 

De Luca ha anche sottolineato l'impegno nel settore della Regione Campania:

"Siamo ora impegnati - ha detto - nel cofinanziamento di progetti di ricerca di Atitech, come di aziende a Capua, Nola, Airola: nel Patto per la Campania abbiamo 100 milioni di euro destinati a loro e stiamo anche preparando un nuovo bando regionale per imprese di livello medio-alto come Atitech. Prima lo facevamo solo per imprese piccole e piccolissime ma ora sappiamo che le grandi aziende come questa - che ha 1500 dipendenti - hanno bisogno di fondi per ulteriore sviluppo. Questo successo va difeso con la produttività che avete voi lavoratori e con il prosieguo della ricerca.

Noi guardiamo anche all'aerospazio con programmi di investimenti nel Centro Italiano Ricerche Aerospaziali Cira a Capua e vorremmo lavorare anche per avere a Napoli un vettore di trasporto passeggeri di produzione tutto italiana.

Lavoriamo anche su un altro obiettivo perché sento che c'è l'intenzione di aprire altri centri di ricerca aerospaziali in altre zone d'Italia. Questo è sbagliato, ne abbiamo uno a Capua e va potenziato per dare una mano al Sud invece di far finta di aiutare e portare invece le risorse al Nord". 

Manfredi, si concede ai giornalisti ma elude la domanda su De Luca: "Successo di grande valore per Napoli”

 "Il successo che sta avendo Atitech è un grande valore per la città e l'area metropolitana di Napoli, in cui vediamo l'alta tecnologia che si sviluppa sul mercato internazionale e con una forza di lavoro molto qualificata". Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi a margine dell'evento Atitech a Capodichino.

Per Manfredi l'azienda "è un prototipo di sviluppo industriale di Napoli, puntando sull'eccellenza, sulla qualità internazionale, sull'investimento nel capitale umano. Qui emerge il grande merito di Lettieri che ha preso un'azienda con difficoltà e l'ha trasformata in un gioiello che compete in tutto il mondo.

Lettieri ha avuto il coraggio di affrontare una sfida complicata, rompendo gli schemi e guardando alla capacità di stare sul mercato con una reputazione affidabile dell'azienda e anche grazie al capitale umano dei lavoratori che sono in grado di portare avanti questa impresa aiutando l'economia di Napoli. La città dimostra anche di saper creare lavoro con l'intelligenza delle nostre persone".

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