San Giuseppe Jato in lutto: addio a Dario Chirchio, morto dopo un intervento chirurgico
Il militare 49enne, da poco rientrato in Sicilia, lascia la moglie e due figlie. Oggi i funerali nella chiesa madre.
Un’intera comunità piange la scomparsa di Dario Chirchio, militare di 49 anni originario di San Giuseppe Jato, morto a seguito di complicanze insorte dopo un intervento chirurgico programmato.
Dario, dopo dieci anni di servizio alla caserma Slataper di Sacile, in provincia di Pordenone, era rientrato nel suo paese natale da circa sei mesi, desideroso di ricominciare una nuova fase della sua vita vicino alla famiglia. Lascia la moglie e due figlie, una maggiorenne e l’altra di soli 13 anni.
Questa mattina, amici, colleghi e concittadini si sono riuniti nella chiesa madre di San Giuseppe Jato per l’ultimo saluto.
Un destino crudele e inaspettato
La tragedia si è consumata lunedì scorso, gettando nello sconforto la sua famiglia e chiunque lo conoscesse.
L’intervento a cui si era sottoposto non destava preoccupazioni, essendo considerato di routine. Tuttavia, le complicazioni post-operatorie si sono rivelate fatali, lasciando sgomenti coloro che lo amavano.
Un dolore improvviso e inspiegabile per chi vedeva in lui un uomo di grande cuore e disponibilità, sempre pronto a dare una parola di conforto o una battuta per strappare un sorriso.
Il cordoglio di amici e colleghi
Sui social sono comparsi numerosi messaggi di cordoglio, espressione di incredulità e profondo dolore per una perdita così improvvisa.
Un amico scrive con commozione:
"Pensavo che questa amicizia sarebbe durata fino alla vecchiaia e invece il destino ha voluto diversamente. Non era molto che ci frequentavamo, ma in poco tempo avevi già rapito il mio cuore. Con il tuo carisma, la tua bontà e la simpatia riuscivi a mettere a proprio agio chiunque. Mi mancherai, amico mio".
Un collega dell’Arma aggiunge:
"Carissimo amico mio, abbiamo condiviso tanti momenti di vita e ora sei volato via in un sonno profondo senza mai più risvegliarti. Riposa in pace, fratello".
Parole che testimoniano quanto Dario fosse amato e stimato, sia nel contesto lavorativo che nella sua cerchia di amici.
Una vita dedicata alla famiglia e al servizio
Dario Chirchio aveva scelto la vita militare con grande dedizione, trascorrendo dieci anni alla caserma Slataper di Sacile. Tuttavia, negli ultimi mesi aveva deciso di tornare nella sua terra d’origine, scegliendo di ricongiungersi con la famiglia e iniziare un nuovo capitolo della sua vita.
Chi lo conosceva lo descrive come un uomo leale, sempre pronto ad aiutare gli altri, con un forte senso del dovere e della giustizia.
San Giuseppe Jato si ferma per l’ultimo saluto
Oggi, la chiesa madre di San Giuseppe Jato ha accolto il feretro di Dario per l’ultimo saluto.
Un’intera comunità si è stretta attorno alla moglie e alle figlie, che ora affrontano un dolore incalcolabile. Il paese, sotto shock per la sua scomparsa, ha dimostrato grande affetto e vicinanza alla famiglia, testimoniando quanto Dario fosse amato e rispettato.
Un addio che lascia un vuoto incolmabile
La morte di Dario Chirchio rappresenta una perdita irreparabile per la sua famiglia, per i colleghi e per la sua comunità. Un uomo che aveva ancora tanti sogni da realizzare, ma che il destino ha strappato troppo presto agli affetti dei suoi cari.
Il suo ricordo vivrà nel cuore di chi lo ha conosciuto, nel sorriso delle sue figlie e nei racconti di chi ha avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.