La Campania e' arancione dopo un mese e mezzo in zona rossa, ma il tempo incerto e piovoso non ha incentivato la voglia di uscire. E il rientro a scuola presenta problemi in molti comuni. Ecco come e' andata la mattina nelle cinque province. A Napoli, nella zona del centro e nel quartiere collinare il traffico in mattinata e' stato regolare. Per le strade principali della citta', cosi' come nei mezzi pubblici, si nota un certo affollamento, ma era gia' avvenuto a partire da Pasqua, quando i napoletani erano apparsi sempre piu' insofferenti al rigore anticontagio.
Situazione scuole in Campania
Anche al liceo Sannazaro le lezioni sono regolari. All'esterno dei cancelli degli istituti napoletani, gli studenti si dividono tra quelli che sono soddisfatti per il ritorno alla didattica in presenza e chi, invece, si dice preoccupato e ritiene che non ci siano le condizioni per abbandonare la dad. Tra gli esercizi commerciali che riaprono, barbieri e parrucchieri, affollati gia' dal primo mattino anche grazie alla possibilita' di anticipare l'apertura. Tutti in questi giorni hanno raccolto le prenotazioni via WhatsApp e, in alcuni casi, i clienti sono arrivati davanti dal negozio gia' alle 7.
Dopo un lungo stop e le tante difficolta' economiche legate alla pandemia, nessuno ha pensato di rispettare il tradizionale giorno di chiusura. Tornano al lavoro anche i negozi di abbigliamento. In mattinata, pero', c'e' stato poco movimento. I clienti entrano, guardano, ma sono pochi quelli che acquistano. Approfittando del meteo ancora incerto, alcuni continuano a esporre i capi invernali, offrendoli a prezzi scontatissimi pur di incrementare le vendite.
A Salerno, trasporti pubblici intensificati del 30% circa e gran parte di barbieri e parrucchieri sono al lavoro, da stamattina, per i clienti prenotati da quando e' stato ufficializzato il passaggio della Campania in zona arancione. Le aziende di trasporto, come emerso da una recente riunione in prefettura, avevano assicurato di aver gia' predisposto, d'intesa con la Regione Campania, i servizi aggiuntivi necessari per adeguarsi alla ripresa della didattica in presenza per le scuole superiori (nella percentuale stabilita dal decreto-legge 41 del primo aprile scorso, ovvero almeno il 50%). Per ora, come confermano fonti dei sindacati, da stamattina, si registra un'intensificazione di circa il 30% dei servizi.
Gli istituti chiusi in Campania
Nelle scuole, intanto, si continua con la didattica a distanza fino al 24 aprile prossimo in tutti gli istituti scolastici di Sassano; a Montesano sulla Marcellana, il divieto di svolgimento della didattica in presenza e' stato prorogato fino al 21 aprile prossimo; Mercato San Severino, da oggi e fino al 24 aprile, in via precauzionale e temporanea, sospese le attivita' didattiche in presenza di tutte le scuole; Roccadaspide, studenti in dad fino al 2 maggio. Nel Casertano l'annuncio del ritorno a scuola al 100 per cento non trova d'accordo molti dirigenti scolastici del casertano che da sempre, ancor prima della pandemia, lottano con aula scolastiche troppe piccole rispetto al numero degli alunni che ospitano per classe. Non solo.
A preoccupare, anche il problema dei trasporti dove non c'e' un piano anti Covid, sempre molto affollati e con corse non aumentate. Per il sovraffollamento nelle classi, ad esempio, sono tanti i dirigenti scolastici che si dicono preoccupati. Tra di loro, la dirigente scolastica del Liceo Manzoni di Caserta, Adele Vairo, per lei il ritorno a pieno regime degli alunni "non e' proponibile.
Non ci sono spazi sufficienti per tenere il distanziamento tra gli alunni" ed e' in attesa delle nuove disposizioni per capire come riprogrammare. Nel frattempo, in provincia sono molte le scuole chiuse per focolai e, secondo le disposizioni dei sindaci, si procede a singhiozzo.
Scuole a Caserta
All'istituto Giovanni XXIII di Santa Maria a Vico, la dirigente scolastica questa mattina ha disposto la quarantena per gli studenti di una classe di prima media dopo la positivita' di un alunno con le lezioni in dad fino al 28 aprile. Il sindaco di Trentola Ducenta, Michele Apicella, invece, ha deciso di far rientrare in presenza solo gli alunni che necessitano dell'ausilio dei docenti. Da oggi fino al 24 aprile, il primo cittadino ha disposto il ritorno in classe solo per le prime e le seconde della scuola primaria e le prime classi della scuola secondaria di primo grado. Una decisione dettata da un confronto del sindaco con Asl e medici di base che hanno evidenziato un quadro allarmante per la circolazione del virus sul territorio.
Vietato rientrare a scuola anche per gli studenti delle scuole di San Cipriano D'Aversa dove il sindaco con apposita ordinanza ha disposto la dad , sia per le scuole pubbliche che private, fino al 24 aprile. Anche qui, il primo cittadino, motiva la decisione a seguito di un confronto con l'Asl sulla situazione epidemiologica del comune. A Parete il sindaco, Gino Pellegrino, ha deciso di far rientrare in classe solo gli alunni fino alla quinta elementare delle scuole paritarie e private "perche' hanno pochi alunni". Per le scuole pubbliche, invece, attivita' in presenza solo fino alle classi seconde delle elementari. Anche qui, scelta dettata dall'elevato numero di contagi. Nel frattempo, all'Istituto Bosco di Marcianise finiscono in quarantena due classi, 6 docenti, un collaboratore scolastico ed un educatore dopo essere entrati in contatto con un'alunna positiva. Entrambe le classi sono tornate in aad da questa mattina. Situazione icentica nel Sannio e in Irpinia.
La situazione ad Avellino e Benevento
Piu' traffico in centro ad Avellino e Benevento, ma di certo non dovuto alla riapertura delle scuole di grado superiore. Entrambi i sindaci dei due capoluoghi hanno deciso di posticipare di una settimana la ripresa delle lezioni in presenza per gli studenti piu' grandi, considerando, soprattutto a Benevento, la crescita dei contagi. E provvedimenti analoghi sono stati adottati dai sindaci di molti comuni. Scuole superiori chiuse in Valle Caudina, dove negli ultimi giorni sono stati individuati focolai soprattutto a Cervinara. Si adegua anche San Martino Valle Caudina. E sul versante sannita della stessa area niente lezioni in presenza anche a Montesarchio, Airola, Paolisi e Arpaia.
Si aggiungono anche i comuni della provincia di Benevento di Ponte, Morcone e Faicchio. In Irpinia i sindaci piu' cauti sono a Sirignano, Grottaminarda, Mirabella Eclano, Avella e Serino. Ma per far fronte all'afflusso piu' consistente dei pendolari, l'Air azienda di trasporti che assicura i collegamenti delle province di Avellino e Benevento ha incrementato le corse, meno che per Avellino citta'. Fonte: AGI
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