Napoli, omicidio Arcangelo Correra: l’ipotesi di un gioco finito male
Un urlo e uno sparo alle 4.15 del mattino: così un'altra giovane vita se ne è andata
Un tragico omicidio ha scosso la città di Napoli, dove Arcangelo Correra, 18enne incensurato, è stato ucciso da un colpo di pistola nella notte tra il 7 e l'8 novembre 2024. La dinamica dell'accaduto, ancora poco chiara, sembra far emergere l'ipotesi di un gioco finito tragicamente, in cui un'arma da fuoco sarebbe stata maneggiata da un gruppo di giovani, tra cui la vittima.
La Tragica Sparatoria
Alle 4.15 del mattino, un urlo straziante e uno sparo hanno spezzato la quiete di via Sedile Capuano, nel cuore del centro storico di Napoli. Arcangelo Correra, che si trovava in compagnia di alcuni amici, è stato colpito alla testa da un proiettile. La ferita alla testa ha causato una grave emorragia cerebrale, che ha portato il giovane a essere trasportato d'urgenza all'ospedale Vecchio Pellegrini, dove è poi deceduto poco dopo.
La dinamica dell'omicidio è ancora al vaglio degli inquirenti, ma un'ipotesi sta prendendo piede: Arcangelo potrebbe essere stato vittima di un gioco con una pistola, che sarebbe finito in tragedia. Gli investigatori stanno interrogando diversi giovani che erano presenti sul posto e che, secondo alcune testimonianze, avrebbero assistito all'incidente. Le indagini potrebbero rivelare ulteriori dettagli sulla possibile distrazione o sull'uso imprudente dell'arma, che ha portato al colpo fatale.
Un Giovane con un Futuro Troncato
Arcangelo Correra era un ragazzo di 18 anni, descritto da chi lo conosceva come tranquillo, educato e appassionato di calcio, sport che praticava regolarmente. Non aveva precedenti penali e frequentava la scuola, mostrando una vita normale e serena. La sua morte rappresenta un altro capitolo doloroso della violenza giovanile che, purtroppo, ha coinvolto molti ragazzi napoletani.
Il giovane era anche cugino di Luigi Caiafa, il 17enne ucciso nel 2020 da un poliziotto durante una rapina a Napoli. La morte di Arcangelo ha colpito non solo la sua famiglia, ma anche l'intera comunità che, attraverso il dolore di amici e parenti, ha vissuto un'altra tragedia che ha spezzato la vita di un giovane ragazzo.
L'Indagine in Corso
La polizia è intervenuta rapidamente sulla scena del crimine, con gli agenti che hanno avviato le indagini e la scientifica che sta eseguendo i rilievi sul luogo. Le forze dell'ordine hanno raccolto testimonianze e stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. Alcuni residenti della zona hanno riferito a Internapoli.it che le telecamere di videosorveglianza, pur essendo finanziate, non sono mai state installate in piazzetta Sedil Capuano, complicando ulteriormente le indagini. La notizia è stata confermata anche dal consigliere della Quarta Municipalità, Michele Tortora, che ha evidenziato il rischio che l'assenza di questi dispositivi possa aver impedito una documentazione adeguata dei fatti.
La Reazione della Comunità
La morte di Arcangelo Correra ha scosso profondamente la città di Napoli, dove amici e familiari del giovane si sono radunati nei pressi della sua abitazione per esprimere il loro dolore e per cercare di dare un senso a una tragedia inspiegabile. La disperazione e le lacrime di chi lo conosceva sono un triste riflesso di un fenomeno che, troppo spesso, vede coinvolti ragazzi giovani e innocenti, vittime della violenza e della negligenza.
L'ipotesi di un gioco finito male, un evento che poteva essere evitato, pone una riflessione sulla crescente presenza di armi tra i giovani e sul rischio che la disattenzione e la mancanza di consapevolezza possano sfociare in tragedie come quella di Arcangelo. Le indagini proseguono, ma la città di Napoli resta scossa e in attesa di risposte.