Giulia Tramontano, durante il baby shower di Thiago Alessandro fingeva di essere felice ma già avvelenava entrambi
FEMMINICIDIO GIULIA TRAMONTANO. Durante il baby shower del figlio Thiago Alessandro Impagnatiello simulava felicità, sorrideva e abbracciava amici e parenti, ma nel frattempo, di nascosto, stava tentando di avvelenare la compagna Giulia e il loro bambino, secondo quanto raccontato da Giovanni Cacciapuoti, il legale che assiste la famiglia Tramontano in vista del processo contro il barman di Senago accusato dell'omicidio di Giulia.
L'accusa per Alessandro Impagnatiello è di omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale con le aggravanti di crudeltà, vincolo della convivenza, futili motivi e soprattutto premeditazione. Secondo il racconto dell'avvocato Cacciapuoti, durante il baby shower, Impagnatiello fingeva felicità mentre, contemporaneamente, somministrava veleno a Giulia.
Femminicidio Giulia Tramontano, il processo
Il processo è previsto per il 18 gennaio 2024, e Alessandro Impagnatiello rischia l'ergastolo. Le indagini hanno portato alla luce la premeditazione dell'omicidio, il tentativo di avvelenamento già da dicembre, e la crudeltà con cui Giulia è stata uccisa con 37 coltellate, alcune delle quali inflitte mentre era ancora viva.
La famiglia di Giulia si aspetta che la Corte d'Assise riconosca le responsabilità e le sanzioni in modo adeguato. L'omicidio di Giulia Tramontano ha scosso l'Italia, e il processo sarà un momento cruciale per far luce su questa tragica vicenda.
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Una profonda tragedia ha scosso la tranquilla Valle di Maddaloni, dove si è verificato un ulteriore e sconvolgente caso di suicidio nella mattinata di giovedì 7 dicembre.
La vittima di questo gesto estremo è Antonio Della Peruta, un promettente studente universitario di soli 25 anni. Il giovane ha deciso di porre fine alla sua vita, gettandosi dal Ponte dell'acquedotto carolino, proprio il giorno prima della sua attesa laurea.
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