Ci si interroga da giorni sulla possibilità di riaprire bar e ristoranti al pubblico, ripopolando i locali a colazione e a pranzo, anche a cena nella migliore delle ipotesi. Sul tema, dibattuto nelle stanze del governo Draghi, hanno detto la loro anche i virologi.
Sì alle riaperture di bar e ristoranti
Consentire alle persone di consumare la colazione sedute al tavolo del proprio bar preferito, dare la possibilità di sedersi intorno ad un tavolo per condividere un pranzo o una cena rientrava nella normalità delle cose, ma da marzo 2020 tutto ciò è diventato una chimera.
Bar e ristoranti, infatti, si sono dovuti adeguare alle severe restrizioni imposte prima da Conte e poi da Draghi. Gli incassi derivanti da delivery, ritiri e consegne a domicilio hanno ridotto le entrate economiche, motivo per cui molte attività ristorative hanno chiuso o rischiano di abbassare le serrande.
"Adnkronos" ha interrogato sul tema delle
riaperture i principali virologi del panorama italiano, raccogliendo pareri positivi e non. A cominciare da Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente dell'Unità di Crisi Covid-19 della Liguria.
Quest'ultimo si è detto ottimista:
"I ristoranti devono riaprire con tutte le misure di sicurezza che conosciamo, ma vanno aperti già a maggio e anche la sera. Con la possibilità di cenare fuori perché siamo un paese dal clima caldo e con i distanziamenti e le misure di sicurezza si può fare. E' un segnale che va dato al Paese".
L'immunologo Mauro Minelli è d'accordo:
"Se apriamo le scuole in presenza, possiamo aprire anche i bar e i ristoranti, sperando di recuperare il terreno sottratto dal lockdown parziale e non risolutivo. Lo diciamo convintamente anche perché, purtroppo, la didattica a distanza per la ristorazione e la colazione non l'hanno ancora inventata. Aspettiamo la fantascienza per questo".
No alle riaperture di bar e ristoranti
Contrario all'ipotesi delle riaperture è l'infettivologo Massimo Andreoni, che consiglia di pazientare ancora:
"Capisco che una volta che si iniziano a riaprire le scuole e altre attività, si potrebbe anche pensare di riaprire i ristoranti con regole rigide come i distanziamenti e soprattutto negli spazi all'aperto. In questo momento direi di no, visti i dati epidemiologici. Meglio aspettare l'estate".
Parere che trova l'appoggio dell'immunologo Mario Clerici:
"Da un punto di vista umano, da persona che come tutti vuol tornare a uscire a cena e incontrare gli amici, di fronte ai progetti di riapertura dell'Italia dopo settimane di restrizioni mi vien da dire 'finalmente'. Da medico mi sembra ancora una follia. So che allentare ora non è una scelta saggia perché torneranno a salire i contagi nel giro di 20 giorni".
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