GOVERNO. Conte incontra i suoi alla vigilia del voto in Senato sulla fiducia al dl Aiuti, mentre nel Movimento c’è ancora tensione, anche dopo l’apertura del presidente del Consiglio sul salario minimo. Berlusconi: "Draghi sarà l'ultimo presidente del Consiglio di questa legislatura, ma si può andare avanti anche senza i Cinque Stelle".

Giornata di incontri per Mario Draghi e Giuseppe Conte

Alla vigilia del cruciale voto di domani in Senato sulla fiducia posta dall’esecutivo sul dl Aiuti. In mattinata è previsto il Consiglio nazionale del M5S, nel quale Conte esporrà la sua posizione. Il presidente del Consiglio invece, dopo aver aperto ai 5 Stelle sul salario minimo, oggi incontra le imprese.

Il M5S e il voto al Senato

In vista del voto di domani, sarebbero almeno una decina i senatori 5s pronti a uscire dall'Aula, a prescindere dall'indicazione dei vertici. Per quasi tutti gli altri sarebbe "una doccia fredda" se la linea dovesse essere diversa da quella tenuta alla Camera, anche se in molti sarebbero comunque disposti a "turarsi il naso" fidandosi del leader davanti a una "spiegazione motivata" a favore della fiducia.  E anche l’apertura di Draghi sul salario minimo non convince tutti: quella delineata dal presidente del Consiglio non è la misura come l’aveva pensata il M5s, e resta forte la convinzione che sia indispensabile uno scostamento di bilancio, ancora una volta definito invece "non necessario" dal presidente del Consiglio. (Skytg24) Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it

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