Carmine Manzo e la fidanzata
Carmine Manzo e la fidanzata

Una storia di passione, conflitti familiari, minacce e, infine, una tragica morte. Il caso di Carmine Manzo, 26 anni, che ha investito e ucciso Rocco Marotta, padre della sua fidanzata, ha scosso profondamente la comunità del Biellese. 

Al centro di questa tragica vicenda ci sono una relazione non approvata dalla famiglia, un presunto stato di gravidanza e una lite culminata in un incidente mortale. 

L’intera vicenda si snoda tra accuse incrociate, tensioni familiari e un esito fatale che potrebbe portare a conseguenze legali pesanti per il giovane.

Una Relazione Contestata: L'Inizio dei Conflitti

Il legame tra Carmine Manzo e la giovane fidanzata è iniziato nel quartiere in cui entrambi vivevano. I due si sono conosciuti e ben presto si sono messi insieme. Tuttavia, la relazione non è stata ben vista dai genitori della ragazza, in particolare da Rocco Marotta, il padre 44enne, che vedeva nella figlia una "principessa" da proteggere.

Le ragioni del disappunto della famiglia Marotta erano legate alla situazione di Carmine. Il ragazzo, senza un lavoro stabile, aveva già una precedente relazione e un figlio da un'altra donna. Questo passato e la sua condizione economica non erano considerati all'altezza delle aspettative dei Marotta, che iniziarono a opporsi fermamente al legame. Gli scontri tra Carmine e i genitori della ragazza si intensificarono, fino a culminare in minacce pesanti.

La Fuga d’Amore e le Minacce con Motosega

Di fronte alla crescente opposizione della famiglia, Carmine Manzo e la sua fidanzata decisero di fuggire insieme, tentando di vivere il loro amore lontano dalle tensioni familiari. Tuttavia, la fuga non durò a lungo, e una volta tornati, le dinamiche familiari non erano cambiate.

La tensione esplose quando, secondo il racconto della famiglia Marotta, Carmine si presentò a casa loro armato di una motosega accesa, accompagnato dal fratello, che teneva in mano una tanica di benzina. Questo episodio, raccontato dai genitori della ragazza, simboleggia la gravità del conflitto tra le due famiglie. Dall’altra parte, anche la famiglia di Carmine denunciava minacce da parte dei Marotta, come il danneggiamento dell'auto con un cubetto di porfido lanciato contro il parabrezza.

La Presunta Gravidanza: Il Momento di Massima Tensione

La situazione raggiunse il culmine quando si diffuse la notizia di una possibile gravidanza della giovane. Secondo alcune fonti, la ragazza sarebbe stata cacciata di casa alle tre del mattino dopo aver informato la famiglia della sua presunta gravidanza. Carmine, preoccupato per la salute della fidanzata, la portò immediatamente al pronto soccorso per accertamenti.

Ma fuori dall'ospedale li aspettavano Rocco Marotta, la moglie e il fratello minore della ragazza. Qui, le versioni di quanto accaduto divergono drasticamente.

Due Versioni Contrapposte: L’Incidente Mortale

Secondo Carmine e la sua fidanzata, Rocco Marotta sarebbe saltato sul cofano della Bmw in preda alla rabbia, cercando di impedire al ragazzo di andarsene. Durante questo confronto, Marotta avrebbe perso l'equilibrio, cadendo a terra e battendo violentemente la testa. Questo incidente avrebbe portato alla sua successiva morte, dopo settimane di agonia trascorse in ospedale tra Novara e Biella.

Dall’altro lato, la famiglia di Rocco Marotta racconta una versione diversa. Secondo la moglie e il figlio, il 44enne stava semplicemente cercando di parlare con Carmine e ottenere delle spiegazioni, quando è stato investito deliberatamente dalla Bmw.

Le Conseguenze Legali: Dall’Arresto alla Morte

Subito dopo l’incidente, Carmine Manzo si è recato in Questura per denunciare l’aggressione, ma è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio. In seguito, il giudice per le indagini preliminari (GIP) lo ha liberato, ritenendo più credibile la versione fornita dal giovane. L’accusa è stata dunque ridotta a lesioni aggravate, ma con la morte di Rocco Marotta, l'accusa potrebbe trasformarsi in omicidio preterintenzionale.

Carmine e la fidanzata, nel frattempo, hanno lasciato il Biellese per timore di ritorsioni da parte della famiglia della vittima. La situazione rimane tesa, con le due famiglie che continuano a puntarsi il dito contro, mentre la giustizia cerca di fare luce su quanto realmente accaduto quella tragica notte.

La storia di Carmine Manzo e Rocco Marotta è un tragico esempio di come le tensioni familiari e le relazioni interpersonali possano degenerare fino a un punto di non ritorno. Con una morte che pesa sulle spalle del giovane, la questione legale è destinata a proseguire, lasciando spazio a ulteriori sviluppi giudiziari. Tuttavia, resta il dolore di una famiglia distrutta e il peso di una vita spezzata troppo presto.

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