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A Corigliano-Rossano, una donna di 49 anni è morta pochi giorni dopo essersi sottoposta a una gastroscopia, un esame invasivo generalmente considerato sicuro e poco rischioso. La tragedia si è consumata lunedì 30 settembre, quando la donna è stata trovata nei pressi dell’ufficio postale di Rossano, visibilmente in difficoltà e con evidenti perdite di sangue. Le prime indagini suggeriscono che la causa del decesso potrebbe essere legata a una massiccia emorragia interna.

L’intervento e le conseguenze

La gastroscopia è una procedura comune per diagnosticare disturbi dell’apparato digerente e, sebbene comporti alcuni rischi, le complicanze gravi sono rare. Tuttavia, la situazione della 49enne sembra essere stata tragica e inaspettata. La famiglia, distrutta dal dolore, ha immediatamente contattato i carabinieri per chiedere chiarezza e giustizia, temendo che la morte della donna potesse essere attribuibile a negligenze o superficialità da parte del personale medico coinvolto.

Richiesta di indagini

I familiari hanno espresso preoccupazione per la possibilità di errori medici durante o dopo l’esame. Hanno chiesto che venga avviata un’indagine approfondita per accertare se ci siano state omissioni o difetti nel protocollo di cura che possano aver contribuito a questa tragica perdita. “Vogliamo sapere la verità e che venga fatta giustizia per nostra madre,” ha dichiarato uno dei familiari, evidenziando il desiderio di trasparenza e responsabilità.

L'importanza dell'autopsia

Le autorità hanno confermato che verrà effettuata un’autopsia sul corpo della donna per determinare con certezza le cause del decesso. Gli esami autoptici sono fondamentali per chiarire eventuali responsabilità e per fare luce su quanto accaduto dopo la procedura medica. I risultati dell’autopsia potrebbero rivelare dettagli cruciali sulla condizione della donna e sulle possibili complicazioni insorte.

Reazioni nella comunità

La notizia della morte della 49enne ha suscitato shock e dolore nella comunità locale. Molti conoscevano la donna e hanno espresso la loro solidarietà alla famiglia, condividendo messaggi di condoglianze sui social media. La tragedia ha riacceso il dibattito sulla sicurezza degli interventi medici e sull'importanza di una corretta informazione e gestione dei pazienti.

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