cybersecurity

Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il decreto legge in materia di giustizia, ma con alcune modifiche significative rispetto alla bozza iniziale. Una delle novità più rilevanti riguarda l'assenza di misure per la cybersicurezza. Le nuove norme, che inizialmente erano state inserite nel decreto, sono state temporaneamente accantonate per permettere "ulteriori approfondimenti tecnici", secondo quanto riferito da fonti ufficiali.

Questa decisione ha destato alcune preoccupazioni in merito alla sicurezza digitale, ma il governo ha assicurato che si trattano solo di rinvii per ulteriori valutazioni.

Assenza di Salvini e rinvio delle elezioni

Alla riunione del Consiglio dei ministri non era presente il ministro dei Trasporti e vicepremier, Matteo Salvini, che ha dichiarato di essere stato assente per motivi familiari.

Un altro punto importante del decreto è il rinvio delle elezioni per i Consigli giudiziari e il Consiglio direttivo della Corte di Cassazione, originariamente previste per il 2024. Le elezioni sono ora fissate per aprile 2025, una decisione che ha suscitato qualche discussione politica.

La rimozione del "bavaglio" per i magistrati

Un’altra modifica importante riguarda l'articolo che prevedeva l’introduzione del cosiddetto "bavaglio" per i magistrati. La misura, inizialmente proposta nella bozza del decreto, prevedeva l'avvio dell'azione disciplinare nei confronti dei magistrati che non si fossero astenuti dai procedimenti quando "sussistono gravi ragioni di convenienza". La norma era stata criticata dalle toghe, che l'avevano definita come una limitazione della libertà di espressione e un attacco all'autonomia della magistratura. Ora, con l'approvazione del decreto, questa disposizione è stata tolta.

Prossimi sviluppi

Mentre alcuni punti del decreto sono stati confermati, il rinvio di altri, come la cybersicurezza e le elezioni della Cassazione, lascia aperti alcuni interrogativi sul futuro delle normative in questi settori. Il governo ha promesso ulteriori aggiornamenti nelle prossime settimane, con l’obiettivo di affrontare le questioni rimaste in sospeso.

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