Il giovane di 17 anni, di origine cingalese, accusato dell'omicidio di Michelle Causo, avvenuto lo scorso 28 giugno nel quartiere Primavalle di Roma, sottoposto a un interrogatorio per la convalida dell'arresto. Durante l'interrogatorio, il ragazzo avrebbe fornito la sua versione dei fatti riguardanti la tragica vicenda.

Secondo quanto riferito dall'Adnkronos, il 17enne ha sostenuto che costretto ad agire per legittima difesa. Avrebbe raccontato di un debito che aveva con la vittima, Michelle, di circa 35 euro. Tuttavia, avrebbe cercato di ottenere uno sconto poiché 20 euro erano destinati a una cena con la sua ex, Gaia. Nonostante questa spiegazione, il magistrato ha sottolineato che la pistola scacciacani utilizzata nell'omicidio era di proprietà del ragazzo e presente nei video pubblicati sui suoi account social.

Il giovane

Avrebbe dichiarato che Michelle gli aveva prestato la pistola giocattolo in passato per le stories su Instagram, ma il giorno dell'omicidio lei si sarebbe presentata a casa del ragazzo senza nemmeno la borsa, a mani nude e con le chiavi di casa al collo.

La ricostruzione fornita dal rapper cingalese non ha convinto il giudice. Poiché durante i sopralluoghi in casa del ragazzo, non trovati soldi. Al contrario, rinvenuti la pistola giocattolo, il coltello con cui Michelle è stata uccisa e una mannaia sequestrata insieme al resto.

Michelle Causo, il movente del killer

Restano ancora diverse questioni da chiarire. Tra queste il motivo per cui il 17enne avrebbe affermato che quel giorno un amico in comune con la vittima sarebbe dovuto andare a casa sua. L'amico stesso ha smentito di essere stato invitato.

Attualmente, il ragazzo è in carcere minorile a Casal del Marmo. Mentre le indagini proseguono per fare luce su tutti gli aspetti di questa drammatica vicenda.

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