Trema ancora la terra in Campania: è la terza scossa avvertita dalla popolazione in poche ore. La scossa ha avuto come epicentro San Leucio del Sannio.
Dopo le due scosse che hanno avuto, ieri pomeriggio come epicentro Ceppaloni, trema ancora questa mattina San Leucio del Sannio.
La scossa di magnitudo 2.1 è stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 5.41 circa con coordinate geografiche (lat, lon) 41.07, 14.76 ad una profondità di 17 km.
Trema la Campania - Lieve scossa di terremoto in Campania, già ieri
Alle 16:43 e’ stata segnalata una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 a una profondita’ di 14.4 chilometri con epicentro nel territorio del comune di Ceppaloni, in provincia di Benevento.
Lo si apprende dall’aggiornamento in tempo reale fornito dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La scossa e’ stata preceduta da una di magnitudo piu’ bassa, 2,1, alle ore 14:39 a una profondita’ di 10 chilometri. (Dire)
Trema la Campania - Le altre notizie in Campania: Ristoranti e pizzerie non lavorano. Pochi clienti, anche a pranzo
Verso ora di pranzo in ristoranti e pizzerie a Napoli non c’e’ la folla di sempre. Sono giorni che nei locali arrivano pochi clienti per mangiare a pranzo, gia’ da prima delle misure restrittive che impongono, per il contenimento dell’epidemia, la chiusura al pubblico alle 18, lasciando la possibilita’ dell’asporto e della consegna a domicilio.
Napoli da ieri sera e’ zona gialla, le nuove disposizioni scatteranno da domani. Ma, al netto di ordinanze regionali piu’ restrittive, le regole da seguire sono piu’ o meno le stesse. E in tanti sono sorpresi della decisione del Governo di inserire la Campania nella zona gialla. Come annunciato, lo storico Caffe’ Gambrinus oggi non ha aperto.
Per il momento, nonostante Napoli e la Campania siano zona gialla, la proprieta’ del locale di PIazza Trieste e Trento, scelto negli anni da molti Presidenti della Repubblica come tappa quando erano in visita in citta’, non aprira’. Sara’ possibile, pero’, comprare online i prodotti di pasticceria.
“Il locale e’ grande e le spese sono tante, con l’aumento dei contagi – dice Massimiliano Rosati, tra i titolari del bar – la gente non entra e non si siede ai tavolini, nonostante lo stesso prezzo al banco e al tavolo”.
Le parole dei ristoratori
“Se arriviamo a 10 coperti a ora di pranzo ci riteniamo fortunati – spiega Luigi, cameriere che lavora in una trattoria nei Quartieri spagnoli – La gente ha paura, quando vengono chiedono i tavoli all’aperto e accettano di rimanere solo se i tavoli intorno sono vuoti. Con il metro in mano abbiamo distanziato tutto, ma per la paura che hanno non e’ servito a niente”.Non aiuta nemmeno l’incertezza legata a Dpcm e ordinanze regionali.
“Ho smesso di comprare alimenti, ho detto ai miei fornitori che era inutile e cosi’ ho il frigo vuoto – racconta Enzo, titolare di una pizzeria – Ero convinto che sarebbe arrivato il lockdown per la Campania, perche’ avrei dovuto spendere soldi per alimenti che sarebbero andati a male? Ora mi ritrovo nell’impossibilita’ di lavorare almeno fino a lunedi’, quando arriveranno le nuove consegne”. La possibilita’ dell’asporto e della consegna a domicilio se da un lato rappresenta una possibilita’ di introiti per ristoranti e pizzerie, per i bar, dall’altro, non e’ d’aiuto. “Nessuno chiama un caffe’ a domicilio ne’ – sottolinea Imma che lavora in un bar di via Duomo – Alle 18, il titolare chiude al pubblico, noi mettiamo in ordine e poi andiamo via.
Non so quanto potremo ancora andare avanti cosi’”. “Dire che la gente ha paura e’ poco, le persone sono terrorizzate – sostiene Marco Sommella, titolare del bar Dolce Amaro Caffe’, in via Duomo – E’ aumentata la richiesta di caffe’ in bicchierini monouso, ma gli ingressi dei clienti per fare colazione o prendere una consumazione sono calati in maniera vertiginosa. Ci restano i clienti abituali, ma quelli delle passeggiate e i turisti sono spariti del tutto”. (ANSA)
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