Beppe Grillo torna in teatro. Una bella notizia per i fan del comico e forse anche un pò per la res pubblica, magari si torna a fare un pò di politica "seria”, piuttosto che "spettacoli” vari ai quali oramai ci hanno abituati. Forse dovrebbero seguirlo in tanti e lasciare le loro belle poltrone. Ma al di là di questa piccola parentesi riguardante i nostri "attori politici”, il punto vero della discussione riguarderebbe ben altro. Per l'esattezza una modestissima cifra di 300mila euro per i "consigli” elargiti dal comico all'avvocato Conte e a tutto il M5S.

La cosiddetta "comunicazione mediatica” del Grillo "parlante” che, improvvisamente, da comico ha messo su un movimento, un partito fino poi a portarlo a governare il nostro Paese, costerebbe solo 300mila euro? Beh, considerando, quello che lui è riuscito a fare da un pulpito, tutto sommato, forse è puro poco. C'è chi ha guadagnato di più pur sbagliando i congiuntivi in diretta internazionale!

Beppe Grillo e il contratto in scadenza

Stando a quanto si apprende dall'ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Beppe Grillo avrebbe il contratto coi 5 Stelle in scadenza. Anche se finora ci abbiamo un pò "ricamato” su, in effetti, il comico si occupa di consulenza per la "comunicazione" del M5S.

Se da una parte c'è chi vuole la sua conferma, come il leader Giuseppe Conte, che sembrerebbe aver già provveduto al rinnovo del contratto; dall'altra c'è chi ha espresso non pochi malumori sulla questione.

La cosa più buffa di tutto ciò è che non ci si è certo lamentati sulla cifra da sborsare per il rinnovo del contratto, pur essendo il M5S, uno dei partiti che più di altri si son battuti e hanno basato la loro stessa esistenza sul taglio degli stipendi a parlamentari, politici e quant'altro, bensì sul fatto che Grillo sarebbe spesso assente nelle campagne elettorali.

Era appena il 2016 quando Beppe Grillo 'urlava' dal suo blog: “Tutti a Montecitorio",  invitando militanti e simpatizzanti a raccogliersi nel piazzale davanti al Palazzo per la messa in onda della 'vera' battaglia tra M5S e Pd sui tagli ai costi della politica. E ancora quando "gridava”: "Renzi non nasconderti". "Renzi dica ai suoi di votare il dimezzamento oppure dica che nel 2013 mentiva e non vuol toccare gli stipendi dei parlamentari". Ed invece oggi a quanto pare sembra aver cambiato idea o meglio il suo maxi contratto gli piace e come!

I mal di pancia tra Camera e Senato

Dissapori e musi lunghi oltre che veri e propri mal di pancia, si starebbero verificando tra gli eletti alla Camera e al Senato, "dove il budget per i collaboratori si è già ridotto a causa del taglio dei parlamentari e dove andranno messe a bilancio anche le parcelle per i grandi ex esclusi dal tetto del doppio mandato, da Paola Taverna a Vito Crimi", come spiega De Cicco su Repubblica.

Molti, inoltre non gradiscono la riconferma di Grillo perché quest'ultimo non avrebbe fatto granché per la comunicazione del Movimento nell'ultimo anno. Per esempio l'ultima campagna elettorale, quella per le Politiche, durante la quale Grillo non si sarebbe mai fatto vedere e, sempre a detta di alcuni del M5S, avrebbe concesso solo una foto social, di spalle, con Conte. 

E come se non bastasse sempre su Repubblica, qualcuno avrebbe fatto notare anche come sul suo blog non ci sia proprio traccia del simbolo del M5S.

Il "Grillo parlante” torna in teatro

A breve, tra l'altro, il comico sarà impegnato anche con un tour che lo porterà in giro per mezza Italia. Conte però si dice assolutamente soddisfatto del lavoro svolto da Grillo "dietro le quinte", asserendo: "Ci sentiamo quasi tutti i giorni".

Insomma, in definitiva Grillo si beccherebbe 300mila euro per "stare dietro le quinte” e per fare una chiacchierata al giorno con Conte. Il tutto, mentre, fa ritorno al teatro per gridare dal pulpito altre sue perle di saggezza contro il "sistema” che lui ha cercato di cambiare, "estorcendo” ai suoi fan/seguaci (magari quelli che a breve perderanno il reddito di cittadinanza), altri soldi. Beh, non c'è che dire è proprio un bel lavoro, il suo.

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