GREEN PASS. Tolleranza zero dopo gli scontri in piazza del Popolo. Il via libera alle manifestazioni dovrà arrivare dopo una valutazione rigorosa dei rischi, limitando al massimo i cortei.
Nessuna limitazione a chi vuole esprimere dissenso, ma le regole dovranno impedire che la situazione degeneri.
LA STRETTA
Gli arresti dei 12 manifestanti che hanno assaltato la sede della Cgil a Roma vengono considerati come una prima risposta forte.
Ma le immagini della violenza in strada e dell’aggressione al palazzo del sindacato hanno fatto il giro del mondo, e il premier Draghi ha chiesto interventi urgenti. Prima di tutto pianificare meglio le manifestazioni, proprio quello che sembra essere mancato a Piazza del Popolo. Dovranno essere manifestazioni statiche, sit-in, e i partecipanti dovranno fornire più indicazioni possibili sui tempi e le presenze.
E' la stretta sui cortei decisa da Palazzo Chigi, dopo che la manifestazione "No Green pass" di Roma è sfociata in scontri e violenze. "Occorre dimostrare che lo Stato c'è - è la linea tracciata da Draghi - e interviene per contrastare i violenti, per stroncare gli estremismi e le iniziative di chi mira a creare tensione e instabilità".
Cortei limitati al massimo
Il via libera alle manifestazioni, come riporta Il Corriere della Sera, dovrà arrivare dopo una valutazione rigorosa dei rischi, limitando al massimo i cortei.
Le autorizzazioni, dunque, potranno essere rilasciate soltanto con garanzie reali di rispetto delle regole da parte degli organizzatori.
Se si riterrà che non ci siano le condizioni per garantire la sicurezza, la manifestazione dovrà essere vietata impedendo in ogni modo a chi ha presentato richiesta di riuscire comunque a scendere in piazza.
Forza Nuova
Nel frattempo, gli esponenti di Forza nuova, anche se “decapitati” dei vertici che sono finiti in carcere, hanno rilanciato la minaccia. «Il popolo ha deciso di alzare il livello dello scontro - hanno scritto in un comunicato - Fino a che il Green pass non verrà ritirato definitivamente la rivoluzione popolare non fermerà il suo cammino, con o senza di noi». Tutto questo mentre in ambienti di governo si sta ragionando sulla possibilità di sciogliere il partito di estrema destra.
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