ambulanza e carabinieri

UDINE – È stata uccisa a coltellate nella sua abitazione Samia Bent Rejab Kedim, 46 anni, vittima dell’ennesimo femminicidio. A essere sospettato dell'omicidio è l’ex marito, Mohamed Naceur Saadi, 59 anni, cittadino tunisino come lei, nonostante fosse sottoposto a divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico.

Un permesso di due ore per uccidere

Il femminicidio si è consumato nella tarda mattinata di giovedì 17 aprile, in via Vincenzo Joppi, a Udine.
Saadi, agli arresti domiciliari a Monfalcone, aveva ottenuto un permesso di due ore. Non è ancora chiaro se al momento del delitto il braccialetto elettronico fosse attivo.

Una fuga breve e letale

Dopo aver accoltellato a morte Samia, l'uomo è fuggito a bordo di un'auto. Poco dopo, si è schiantato frontalmente contro un’autocisterna sulla statale 13 tra Basiliano e Basagliapenta, morendo sul colpo.
Gli inquirenti non escludono l'ipotesi del suicidio: l'assenza di segni di frenata potrebbe essere stata mascherata dalla pioggia.

Una famiglia spezzata

La coppia aveva tre figli: due ragazze maggiorenni e un figlio minorenne, che viveva con la madre.
La comunità locale è sconvolta da questa nuova tragedia che colpisce un nucleo familiare già segnato da difficoltà.

I dati sui femminicidi in Italia

Secondo i dati del Ministero dell’Interno aggiornati al 3 aprile 2025:

Le donne uccise dall'inizio dell'anno sono calate da 26 a 17 rispetto al 2024 (-35%).

I femminicidi in ambito familiare o affettivo sono scesi da 23 a 14 (-39%).

Le vittime uccise da partner o ex partner sono diminuite da 13 a 10 (-23%).

Nonostante il calo, il fenomeno rimane grave: nel 2024, le chiamate al numero di emergenza 1522 sono aumentate del 37,3%, superando le 33 mila segnalazioni solo nei primi sei mesi.

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