Caso Liliana Resinovich, i dubbi dopo la nuova perizia: trovate delle ferite al volto
Indagini ancora in corso sulla misteriosa morte della donna scomparsa nel 2021
La morte di Liliana Resinovich continua a essere avvolta nel mistero. La 63enne, scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita settimane dopo in un parco vicino alla sua abitazione, è al centro di nuove indagini. Dopo la riesumazione del corpo e una nuova autopsia, emergono particolari che potrebbero smentire l'ipotesi del suicidio, inizialmente avanzata dagli inquirenti. La donna è stata trovata avvolta in sacchi di plastica, e la famiglia non ha mai accettato l'idea di un gesto estremo.
Ferite sospette e nuove ipotesi
Secondo la consulente incaricata dalla famiglia, sarebbero state individuate ferite al volto di Liliana Resinovich che risalgono a prima della sua morte, tra cui una tumefazione alla palpebra destra. Queste lesioni, sostiene la consulente, si sarebbero verificate mentre la donna era ancora in vita, sollevando dubbi sul fatto che si sia procurata i tagli cadendo nel bosco.
Inoltre, la consulente esclude l’ipotesi che Liliana sia caduta, in quanto i suoi vestiti e le mani erano puliti. "I vestiti sembravano usciti dalla tintoria, stirati e puliti", ha dichiarato, sottolineando che questo è inverosimile per qualcuno che avrebbe vagato o caduto in un'area boschiva.
La morte per asfissia confermata
La nuova autopsia ha confermato che la Resinovich è morta per asfissia, ma secondo la famiglia, non si tratterebbe di un suicidio. I familiari sostengono ora la teoria che la 63enne sia stata vittima di una colluttazione prima della sua morte, anche se i traumi riscontrati non sarebbero stati la causa del decesso.
Dubbi sul luogo del ritrovamento e tempistica della morte
Un altro elemento che ha destato preoccupazione nella famiglia è il fatto che, pur essendo stata ritrovata settimane dopo la scomparsa, il corpo di Liliana non presentava segni di animali tipici della zona, come cani, gatti o cinghiali, che avrebbero potuto avvicinarsi. La nuova perizia ha inoltre stabilito che la donna sarebbe morta lo stesso giorno della sua scomparsa, un dato che contrasta con l’idea di un allontanamento volontario che avrebbe portato al suicidio.
Questi nuovi sviluppi fanno pensare alla famiglia che Liliana Resinovich sia stata uccisa il giorno stesso della sua scomparsa, e che il suo corpo sia stato nascosto per settimane prima di essere ritrovato. Le indagini proseguono, mentre la famiglia continua la sua battaglia per scoprire la verità su quello che considerano un omicidio, piuttosto che un gesto volontario.