Giù le serrande a Napoli, la città si auto-spegne. Chiudono i primi bar tra crisi Covid e coprifuoco. Chiudere prima del coprifuoco, chiudere prima delle ordinanze.
A Chiaia
E’ la scelta drammatica fatta da alcuni commercianti nella zona di Chiaia, epicentro della movida partenopea. Ad annunciarlo è Luca Di Martino, titolare dei tre bar. E si teme un effetto a catena.
La Confcommercio in questi mesi ha già denunciato la chiusura di centinaia di attività commerciali e una crescita esponenziale della disoccupazione in Campania.
Luca Di Martino tira giù le serrande
Non ha nascosto la sua scelta. Anzi, ha deciso di comunicarla sui social network, vista la difficoltà di andare avanti per l’emergenza covid negli ultimi mesi.
“Da questa sera il BiSi Drink, il Food, l’Happiness ed il Bi-LateraL chiuderanno le porte fino a data da definirsi”, si legge nella in una nota.
Il post di Luca Di Martino
“La nostra scelta è stata molto sofferta – continua Di Martino – e l’abbiamo maturata in due settimane. Siamo da cinque anni una realtà importante della nostra zona. Da sempre miriamo all’eccellenza, investiamo da anni per far sì che i clienti si sentano a casa loro e, allo stesso tempo, grazie alla nostra cucina e al nostro bar, facciano un viaggio in giro per il mondo.
Anche quest’anno abbiamo rinnovato il Bisi, perché non è certo un virus che può spezzare il nostro entusiasmo verso il lavoro che ci piace fare. Abbiamo creato piu spazio in sala per rispettare al meglio le ordinanze”.
Per Di Martino
“Da troppo tempo si vive in un clima di terrore che non consente di lavorare serenamente”. Poi aggiunge: “Non vediamo più nei nostri clienti la spensieratezza di prima e cosi decade il presupposto della nostra attività”.
“Dal primo giorno dopo il lockdown – incalza Di Martino – abbiamo rispettato ordinanze e protocolli al meglio delle nostre capacità, ma da due settimane, con le nuove restrizioni, ci risulta molto più complicato”.
Dall’inizio di ottobre sono diminuiti i turni di lavoro ai dipendenti e la speranza è quella di una cassa integrazione più veloce rispetto ai tempi attuali. E conclude: “Speriamo di ritrovarci presto con la stessa voglia di stare insieme di qualche mese fa”.(Pagina Facebook/Cronache)
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