Continua la querelle dopo il grande rifiuto da parte della città di Verona nei confronti di Roberto Saviano.
Dopo che la città di Giulietta aveva revocato la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano, durante un consiglio comunale, adesso ad andarci giù pesante contro lo scrittore è il consigliere comunale della Lega, Andrea Velardi.
Saviano come i camorristi
“Saviano è il miglior promoter della Camorra. Ne parla perché è mainstream, è stato giusto revocargli la cittadinanza”, ha dichiarato l’esponente leghista.
“Saviano è riuscito a fare andare di moda lo stile Genny, ha reso un mito Ciro. Si è fatto attrarre dal dio denaro e dai benefici di quel genere di battaglia per mitizzare quel mondo”.
Velardi ha poi rincarato la dose: “A Saviano è stata tolta una cittadinanza che non si è mai filato. Non è mai venuto qua a Verona, ora si lamenta perché così facendo ottiene visibilità, concetto a cui è molto legato”.
La replica del Pd
Pronta la replica degli esponenti del Pd locale, che nei giorni scorsi avevano organizzato una petizione contro la decisione di revocare la cittadinanza a Saviano:
“È allucinante ascoltare il video che ha registrato Velardi, tra l’altro mentre stava guidando. Già per il fatto di guidare e registrare dovrebbe essere punito secondo il codice della strada – ha dichiarato Federico Benini, capogruppo dem in consiglio comunale a Verona -.
Purtroppo con questo video Velardi ha mostrato il vero volto di questa amministrazione. Verona non è come il consigliere Velardi e lo dimostrano le oltre 8 mila firme che stiamo raccogliendo sulla nostra petizione”.
La replica subito dopo la revoca da parte dello scrittore
“Cari amici veronesi, da oggi non sono più un vostro concittadino. Nella giornata di ieri il Consiglio comunale della città di Verona, con i voti di Lega e Fratelli d’Italia, ha deciso di revocare la cittadinanza onoraria che mi era stata conferita nel 2008”.
”Questo provvedimento non riguarda solo me ma vuole zittire ogni spinta contraria al pensiero unico dei consiglieri di maggioranza e del loro partito. Un’ideologia che vuole ottundere il pensiero critico e mettere al bando ogni ragionamento e proposta su temi controversi. ‘Non è nostro concittadino chi non la pensa come noi’, ecco cosa vuole dire”.
”Ma Verona è molto meglio dei guitti che la rappresentano ora in Consiglio comunale –sottolinea Saviano- esiste una città che so essere aperta e plurale, contrariamente a come certe amministrazioni si sforzino di rappresentarla. Ed è drammatico che questa delibera arrivi mentre le altre attività del Consiglio, forse prioritarie, sembrano essere bloccate da giorni, e mentre Verona è l’ottavo comune italiano per numero di contagi”.
”Anche se ufficialmente non sono più un vostro concittadino, continueremo comunque a scambiarci opinioni anche quando non saremo d’accordo, a proporre soluzioni anche quando saranno scomode e a vigilare sull’operato dei nostri amministratori anche quando saremo controcorrente: perché è questo che fanno i cittadini”, conclude lo scrittore.
Per sapere se Saviano risponderà anche al consigliere leghista, non ci resta che attendere.
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