Emergenza Covid, Ministero condannato a trasmettere copia del piano nazionale ai parlamentari di FdI Bignami e Gemmato
Si è pronunciato il Tar del Lazio in accoglimento di un ricorso proposto dai parlamentari di FdI Galeazzo Bignami e Marcello Gemmato.
Entro un mese il ministero della Salute dovrà trasmettere ai due copia del “Piano nazionale emergenza”
pandemia sul Covid.
Lo ha deciso il Tar del Lazio
I due parlamentari, responsabili nazionali del Dipartimento sicurezza e sanità, chiesero copia del piano di emergenza Covid il 4 agosto scorso.
La mancata risposta del ministero ha indotto i due parlamentari a presentare ricorso. Il Tar si è concentrato sul fatto che il ministero ha eccepito il proprio difetto di legittimazione passiva, ritenendo che il documento in questione fosse solo un testo elaborato e proposto dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento. E non un Piano di emergenza pandemica (per il Covid) approvato con atto formale dal ministero della Salute.
Nonostante ciò – sempre secondo la ricostruzione in sentenza – il ministero ha depositato il documento in giudizio. I parlamentari hanno contestato la posizione ministeriale. E hanno sostenuto che la documentazione di cui avrebbero voluto l’ostensione era il ‘Piano nazionale di emergenza’ di cui aveva parlato il funzionario nell’intervista.
Per il Tar, “il Direttore generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute ha dichiarato in modo inequivocabile, che ‘già dal 20 gennaio avevamo pronto un piano'”.
“In aggiunta, i ricorrenti hanno dimostrato che precedenti piani per la gestione di pandemie sono stati predisposti dal Ministero intimato”.
Pertanto, per i giudici “irrilevante è il fatto che i ricorrenti avrebbero potuto avvalersi dei poteri che il loro status di parlamentari attribuisce loro”. Come per esempio quello di presentare interrogazioni o interpellanze alla Camera di appartenenza. Perché l’essere deputati non può certo privarli degli strumenti che la legge mette a disposizione di qualsiasi cittadino” come il piano emergenza Covid. Fonte: giovannidonzelli.it
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