Un ex fidanzato finisce in carcere dopo aver continuato a perseguitare e minacciare la sua ex compagna, anche attraverso i social media, tempestandola di telefonate in cui faceva allusioni all'omicidio di Giulia Tramontano, la giovane di 29 anni di Sant'Antimo, incinta al settimo mese, uccisa dal suo compagno a Senago (Milano). Dopo la denuncia della vittima, lo stalker, un uomo di 30 anni, è stato arrestato dai Carabinieri.

Questa storia arriva da Olbia, una città costiera nel nord-est della Sardegna. L'uomo, già sottoposto al regime dei domiciliari, dovrà rispondere di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna e dei suoi figli minorenni.

"La fine di Giulia Tramontano", le minacce di morte alla sua ex fidanzata

Lo scorso marzo, dopo essere stato lasciato dalla vittima, il trentenne è stato ripreso con un cellulare mentre forava gli pneumatici e danneggiava la carrozzeria dell'auto della sua ex compagna.

Inoltre, aveva imbrattato la cassetta portalettere con vernice rossa. Per questi reati era stato arrestato e trasferito nel carcere di Bancali, per poi essere successivamente posto ai domiciliari.

Giulia Tramontano, la giovane di 29 anni uccisa dal suo compagno Alessandro Impagnatiello a Senago, in provincia di Milano

Nonostante la misura cautelare, l'uomo aveva ripreso a tormentare la sua ex fidanzata, incluso il ricorso a minacce di morte. Con un provvedimento urgente emesso dal Gip del Tribunale di Tempio, il trentenne è stato nuovamente trasferito nel carcere di Bancali dai militari dell'Arma.

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