L'amica del boss Matteo Messina Denaro, che ha condiviso con lui il percorso di cure mediche nella clinica palermitana La Maddalena, è intervenuta in collegamento con la trasmissione di Massimo Giletti Non è l'Arena su La7.

La donna ha raccontato la sua versione dei fatti, sostenendo che per lei Andrea Bonafede, il nome sotto il quale Messina Denaro si nascondeva, era solo una persona sofferente che condivideva con lei la malattia e le lunghe attese in clinica. La donna ha aggiunto che, davanti alla malattia, siamo tutti uguali e che Matteo Messina Denaro, con ironia, provava a far ridere lei e gli altri pazienti.

"Per me Andrea Bonafede era solo una persona sofferente, che condivideva con me la malattia e le lunghe attese in clinica. Davanti alla malattia siamo tutti uguali, reggere questo calvario è davvero complicato. E lui con ironia provava a farci ridere, ci sosteneva".

Tuttavia, dopo l'arresto del boss, la realtà è diventata chiara per l'amica, che si è detta profondamente turbata dal fatto che Messina Denaro potesse contare su coperture e favoreggiatori. La donna ha dichiarato di essere in difficoltà e di dover prendere le distanze dal boss per concentrarsi su se stessa.

"Ho conosciuto questo uomo sotto un'altra veste, ho conosciuto un paziente oncologico che aveva lo stesso mio problema. Adesso invece la realtà mi è chiara e ho capito che meno ci penso ed è meglio per me.

E' terribile tutto quello sta uscendo su di lui, a cominciare dal fatto che poteva contare su coperture e su una abbondante schiera di favoreggiatori. Sono profondamente turbata, sto facendo degli sforzi per prendere le distanze, perché devo stare concentrata su me stessa".

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