agguato
Si tratterebbe di Antonio Ciscognetti, genero del boss di Barra Angelo Cuccaro

Un nuovo episodio di violenza scuote la periferia est di Napoli a Ponticelli. Nella serata di ieri, un 33enne, identificato come A.C., è stato vittima di un agguato in strada, riportando ferite da arma da fuoco agli arti inferiori. 

L'uomo è stato immediatamente soccorso e trasportato in codice rosso presso l'Ospedale del Mare. Nonostante la gravità delle sue condizioni, secondo i medici, non sarebbe in pericolo di vita.

Le circostanze esatte dell'attacco sono al momento sotto indagine da parte delle forze dell'ordine. Sul caso stanno lavorando gli agenti del commissariato Ponticelli e San Giovanni-Barra, insieme agli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Napoli. Si cerca di far luce sulla dinamica del raid e sui possibili moventi dietro l’agguato.

La dinamica del raid: indagini in corso

Al momento, la dinamica dell'agguato rimane poco chiara. Le indagini preliminari indicano che il 33enne sia stato colpito deliberatamente da più colpi di arma da fuoco mentre si trovava per strada. Gli investigatori stanno analizzando i possibili legami della vittima con il crimine organizzato o altri contesti che potrebbero spiegare l'aggressione. Non si esclude alcuna pista e il lavoro degli inquirenti si concentra sulla ricostruzione del movente.

Il commissariato di Ponticelli, insieme a quello di San Giovanni-Barra, e la Squadra Mobile della Questura di Napoli stanno raccogliendo testimonianze, visionando immagini di telecamere di sorveglianza e cercando possibili testimoni oculari che potrebbero fornire dettagli utili per individuare i responsabili del raid.

Altri episodi di violenza nel napoletano

L'episodio che ha coinvolto A.C. non è stato l'unico atto di violenza registrato nella provincia di Napoli nelle ultime ore. Poco dopo le 20:00, i carabinieri sono intervenuti a Sant'Antimo, nella zona di via Cimabue, per un altro agguato. In questo caso, un 34enne, già noto alle forze dell'ordine, è stato colpito da diversi proiettili alle gambe. Anche lui è stato soccorso e trasportato d'urgenza in ospedale, dove i medici hanno valutato le sue condizioni come serie, ma non letali.

Le autorità non escludono la possibilità di collegamenti tra questi episodi di violenza, che potrebbero essere parte di una più ampia escalation di tensioni criminali tra bande rivali o regolamenti di conti interni.

L'omicidio alla Duchesca: una settimana di sangue a Napoli

L'agguato a Sant'Antimo e il ferimento di Antonio Ciscognetti, genero del boss di Barra Angelo Cuccaro si inseriscono in un quadro di crescente violenza nella città di Napoli e nelle zone limitrofe. Solo poche ore prima, in vico VII Duchesca, Luigi Procopio, 45 anni, è stato ucciso a colpi di pistola davanti agli occhi del figlio di 11 anni. L'omicidio è avvenuto in pieno giorno, alla presenza di numerosi testimoni. L'assassino sarebbe poi fuggito a piedi, lasciando Procopio senza vita sul selciato.

Le indagini sulla morte di Procopio si concentrano su possibili legami con il contrabbando di sigarette, attività illecita particolarmente radicata nella zona della Maddalena, dove si è consumato l'omicidio. Gli investigatori della polizia stanno seguendo questa pista, cercando di ricostruire eventuali conflitti pregressi che potrebbero aver portato all'esecuzione.

Un clima di tensione crescente

Gli episodi di violenza registrati nelle ultime ore sono solo gli ultimi di una lunga serie di atti criminosi che continuano a scuotere Napoli e i comuni limitrofi. Agguati e regolamenti di conti sembrano essere tornati all'ordine del giorno, creando un clima di tensione e paura tra i cittadini. Le autorità locali e nazionali sono chiamate a intensificare le azioni di contrasto per arginare questa ondata di criminalità e restituire serenità alle comunità colpite.

Il capoluogo campano resta sotto stretta osservazione delle forze dell'ordine, che lavorano senza sosta per assicurare alla giustizia i responsabili di questi efferati atti di violenza.

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