Roccaraso, boom di turisti e contanti: si indaga per riciclaggio
L’invasione di 10mila visitatori porta con sé il sospetto di flussi di denaro irregolari. In corso verifiche su banconote e gite promosse sui social.
Roccaraso, una delle mete sciistiche più frequentate d’Abruzzo, è finita sotto i riflettori non solo per l’afflusso record di turisti, ma anche per un insolito utilizzo di banconote da 20 euro. Le forze dell’ordine stanno indagando su un possibile giro di riciclaggio di denaro, legato in particolare alle gite organizzate tramite i social, con TikTok e Instagram che avrebbero giocato un ruolo centrale nell’incentivare l’ondata di visitatori.
Il sospetto delle banconote da 20 euro
Nel weekend in cui oltre 10mila turisti napoletani hanno invaso Roccaraso con più di 100 autobus, commercianti e operatori del settore hanno notato un’anomala diffusione di banconote da 20 euro. Questo ha portato la Guardia di Finanza e i Carabinieri a ipotizzare un collegamento tra il flusso turistico e un possibile sistema di riciclaggio.
Le gite organizzate via social
L’afflusso record di turisti non è stato casuale: da settimane, numerosi influencer hanno promosso offerte sui social per una giornata sulla neve a prezzi stracciati, tra i 20 e i 30 euro a persona. Le gite, pubblicizzate con video virali su TikTok e Instagram, hanno attirato migliaia di giovani e famiglie, molti dei quali già proprietari di seconde case nella zona. Ora gli investigatori vogliono capire se dietro questa massiccia promozione si nasconda qualcosa di più di una semplice strategia di marketing.
Stop ai pullman: il sindaco impone limiti
Per evitare un nuovo assalto incontrollato, il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, ha emesso un’ordinanza, in collaborazione con altri quattro Comuni dell’Alto Sangro (Castel di Sangro, Pescocostanzo, Rivisondoli e Rocca Pia), che limita l’accesso a soli 100 pullman turistici.
"Abbiamo avuto 60 prenotazioni. Se arriveranno bus non prenotati, saranno rimandati indietro dalle forze dell'ordine per evitare blocchi e ingorghi sulla Statale 17 e problemi igienico-sanitari", ha dichiarato il primo cittadino. Ha poi precisato che non c’è alcuna volontà di respingere i turisti, ma la necessità di gestire i flussi: "Tutti sono benvenuti e per chi arriva con auto propria non ci sono limitazioni."
Controlli su incassi e denaro in nero
L’ondata di turisti del 26 gennaio ha portato non solo una folla sulle piste, ma anche un ingente giro di denaro contante. Le forze dell’ordine hanno avviato controlli per verificare l’eventuale presenza di incassi non dichiarati e di banconote false. Verifiche mirate saranno effettuate anche nei prossimi giorni, con un dispiegamento di agenti per monitorare il fenomeno.
Il legame tra turismo e riciclaggio
L’ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori è che Roccaraso possa essere stata scelta come canale per ripulire denaro in contanti attraverso flussi turistici organizzati. La coincidenza tra l’enorme quantità di banconote da 20 euro in circolazione e la massiccia affluenza di visitatori ha sollevato più di un dubbio.
L’effetto social e il turismo mordi e fuggi
L’episodio evidenzia l’impatto sempre più forte dei social network sulle abitudini turistiche. Il potere degli influencer, in grado di spostare decine di migliaia di persone con un semplice post, sta trasformando le località turistiche, ma può anche diventare veicolo di fenomeni poco trasparenti.
Le indagini su Roccaraso sono ancora in corso e i prossimi giorni saranno decisivi per chiarire se dietro l’assalto turistico vi sia un vero e proprio giro di riciclaggio. Nel frattempo, le autorità locali cercano di bilanciare la necessità di accogliere i visitatori con l’obbligo di garantire ordine e sicurezza. Il turismo di massa, soprattutto se organizzato attraverso canali poco controllabili come i social, sta diventando una sfida sempre più complessa da gestire.