Il comico da Fazio a Che tempo che fa non solo non convince, ma inscena anche uno show che è tutto un dire o forse non dire. Imbarazzante? Inopportuno? Noioso? Tanto che lo stesso Grillo se ne accorge e uscendo 'finalmente' dallo studio dopo un'ora di comizio, chiede esterrefatto a Fazio: «Ora che vado via, ridono». Sarebbe il caso di citare Marzullo: "Fatti una domanda e datti una risposta".

Questo Grillo non è piaciuto, per nulla. E non solo alla politica: che la sua ironia sia superata così come il suo provare a scalare la vetta politica?

In tutta onestà abbiamo assistito a un'autopromozione sfacciata, una serie di banalità politiche travestite da spettacolo. Il tutto è iniziato con un vecchio trucco retorico dei giullari: autoaccusarsi prima che altri lo facciano, dichiarando di essere "il peggiore" e di aver peggiorato il Paese. Il "peggiore" ha, poi, improvvisamente cambiato tono, dispensando lezioni su come comportarsi per il futuro. Ha ammesso di studiare molto, ma gli è sfuggito un poco elegante "ti dasse".

Finito il 'copione' da giullare, Grillo ha scherzato ironicamente su figure come Giggino Di Maio e Giuseppe Conte

E qui lo scivolone è stato a dir poco imbarazzante. Al di là dei colori politici, la frase su Conte poteva anche risparmiarsela e risparmiarcela: «Quando l’ho scelto non era iscritto al Movimento. È un bell’uomo, un laureato, parla inglese, poi parlava e si capiva poco... perfetto per la politica...». Cioè in altre parole un "fantoccio" , peccato che il suddetto fantoccio sia stato però anche il nostro presidente del Consiglio e come tale andrebbe comunque quanto meno rispettato. In merito all'avvocato, c'è da dire però che, se all'epoca dei fatti come sottolinea Grillo non si capiva quando parlava, ora è decisamente migliorato ed addirittura ironizza sulle parole poco carine del fondatore del M5S: «E' un mattatore, mi ha fatto ridere».

L'attacco a Giulia Bongiorno

Ma la caduta di stile più infelice è stata quando ha attaccato Giulia Bongiorno, avvocata della ragazza che accusa suo figlio Ciro di violenza sessuale. «È un avvocato, presidente della commissione Giustizia, è una senatrice della Lega che fa comizietti davanti ai tribunali — dice il fondatore M5S — dove c’è una causa a porte chiuse... È inopportuno. Così si mischia tutto».

La reazione della presidente della commissione Giustizia del Senato non si è fatta attendere: «Ha cercato di trasformare un dramma in uno show».

Anche Salvini scende in campo a difesa di Bongiorno, definendo Grillo 'tizio':

«Derisa da quel tizio, non fa comizietti, sta difendendo una ragazza che ha denunciato di essere stata stuprata, quindi Grillo si sciacquasse la bocca, non per rispetto della Lega, di Giulia Bongiorno o di Matteo Salvini, ma di una ragazza che ha denunciato di aver subito uno dei crimini più orrendi. Grillo faccia il comico su altro, fatturi su altro. Tra Grillo e Giulia Buongiorno fortunatamente c'è un universo e mi spiace per lui, perché un avvocato che difende una ragazza violata merita solo rispetto».

Questo comizio televisivo si è rivelato una pagina non esaltante della televisione, un goffo tentativo di ridare visibilità mediatica a Grillo. Tuttavia, sembra che Fabio Fazio abbia involontariamente fatto un favore all'attuale governo, mettendo in luce la vera natura dell'opposizione.

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