‘Castello delle Cerimonie’, al via lo sgombero: la famiglia Polese lascia ‘La Sonrisa’
Il Comune di Sant’Antonio Abate ha avviato le procedure
La Sonrisa, conosciuta in tutta Italia grazie al programma "Il Boss delle Cerimonie", è stata il fulcro delle celebrazioni e delle cerimonie della famiglia Polese.
Antonio Polese, meglio conosciuto come Tobia, è diventato una figura iconica grazie alla sua presenza nel reality show trasmesso su Real Time.
Dopo la sua morte nel 2016, il castello ha continuato a essere un simbolo di eventi straordinari, ma ora la sua storia sta per subire un drastico cambiamento.
Le Procedure di Sgombero
La decisione di sgomberare la struttura è stata presa dal Comune di Sant’Antonio Abate, che ha recentemente acquisito La Sonrisa dopo la confisca. Il sindaco Ilaria Abagnale ha confermato che sono stati stilati atti d’indirizzo per avviare l’acquisizione e delineare un cronoprogramma per liberare gli immobili e i terreni. La struttura dovrà quindi essere liberata nei prossimi giorni, mentre il Comune pianifica un incontro per gestire il processo.
Possibili Destini per La Sonrisa
Le ipotesi sul futuro de La Sonrisa sono varie e discutibili. Il sindaco ha dichiarato che la struttura potrebbe essere demolita, oppure trasformata in un luogo utile alla comunità, come un asilo o un centro sociale. Tuttavia, c'è anche la possibilità di mantenere la sua funzione ricettiva, anche se senza la gestione della famiglia Polese. Questa opzione non piace ai lavoratori, che desiderano continuare il loro impegno nel nome di don Antonio.
La Procedura Legale
Il Comune sta lavorando in collaborazione con esperti legali esterni per garantire che ogni fase dell’iter di sgombero sia gestita in modo appropriato e legale. La sindaca ha sottolineato l’importanza di seguire il processo con la massima trasparenza e rispetto della legalità. Tuttavia, si segnala un ritardo nel ricevere le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione emessa lo scorso 15 febbraio, che confermava la confisca.
Situazione degli Occupanti
Attualmente, i Polese, che occupano La Sonrisa senza titolo legale, continuano a versare un canone mensile di circa 29mila euro al Comune per l’occupazione. Questo pagamento è stato mantenuto in attesa della completa definizione delle procedure legali necessarie per la liberazione della struttura.
Il Futuro di La Sonrisa
Il sindaco Abagnale ha affermato che ogni azione sarà intrapresa in sinergia con la Prefettura e la Procura Generale, garantendo che il futuro della struttura sarà condiviso con la comunità e comunicato nei prossimi mesi. La situazione rimane incerta, ma è chiaro che La Sonrisa è destinata a un nuovo capitolo, lontano dalle radici della famiglia Polese.
L’evoluzione di questa vicenda segnerà non solo la fine di un’era per La Sonrisa, ma anche un’importante svolta per la comunità di Sant’Antonio Abate. La gestione del "Castello delle Cerimonie" potrebbe cambiare drasticamente, influenzando il panorama delle celebrazioni nella regione.