MOSTRI DI PONTICELLI. L'orrore consumato nella notte tra il 2 e 3 luglio del 1983, che ha culminato con il brutale omicidio delle bambine Barbara Sellini e Nunzia Munizzi, ha portato alla riapertura di un'indagine da parte della Procura di Napoli, a distanza di circa 40 anni. Questo nuovo fascicolo investigativo non mira a rivedere le sentenze già emesse in passato, ma cerca di esaminare nuovi spunti che sono emersi recentemente.

I tre imputati, Giuseppe La Rocca, Luigi Schiavo e Ciro Imperante, erano stati riconosciuti colpevoli nel processo originale e condannati all'ergastolo. Tuttavia, nel 2015 erano tornati in libertà dopo aver scontato 27 anni di prigione e avevano iniziato a dichiarare la propria estraneità ai fatti.

Mostri di Ponticelli - Le nuove verifiche

Innescate da vari fattori, tra cui inchieste giornalistiche e l'ascolto di potenziali testimoni da parte di una commissione parlamentare antimafia. Queste nuove prove potrebbero portare a un riesame del caso e a una nuova prospettiva sugli eventi accaduti.

L'obiettivo della Procura sembra essere quello di esaminare attentamente le nuove informazioni emerse e di valutare se ci siano elementi che giustifichino ulteriori indagini o una diversa interpretazione degli avvenimenti legati all'omicidio delle due bambine. Nel frattempo, i tre condannati continuano a rivendicare la propria innocenza, aspettando con ansia lo sviluppo delle indagini e delle verifiche in corso.

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