Estate a rischio, è l'allarme lanciato dal virologo Andrea Crisanti. La stagione estiva rischia di essere minata dalle zone gialle che coloreranno l'Italia nelle prossime settimane.
Estate a rischio, l'allarme di Crisanti
"Con una situazione di contagio elevato, pensare alle riaperture vuole dire che tra un mese avremo un aumento dei casi di Covid-19, che l'estate sarà a rischio e dovremmo richiudere" ha dichiarato Crisanti ad "Adnkronos".
Il professore di Microbiologia all'università di Padova ha lanciato un allarme non da poco. Che si scontra con la scelta del governo di Mario Draghi di riattivare le zone gialle a partire dal 26 aprile.
Crisanti teme che l'Italia a zone, contraddistinta dai vari colori, ci riporti presto in una fase calda dell'emergenza Coronavirus. La quarta ondata, prevista per il prossimo autunno, potrebbe anticiparsi.
"Riproporre le zone gialle, quelle arancioni e rosse, è continuare con un sistema infernale ed è la dimostrazione che in un anno non si è trovata un'alternativa efficace e non si sono costruiti strumenti adeguati per contenere l'epidemia" ha dichiarato Crisanti.
"Siamo sempre lì, con oscillazioni tra zone gialle e arancioni, nelle prime si apre e il contagio aumenta" aggiunge l'esperto. Contraddicendo, di fatto, il rischio calcolato di cui parlava
Draghi in conferenza stampa.
Road map delle riaperture
Il focus, quindi, si sposta sul calendario delle aperture:
"I numeri non li vediamo, non c'è trasparenza. L'espressione rischio ragionato è vuota e decisamente politica e non scientifica. Il rischio è dato da due componenti, la probabilità e l'intensità del rischio. Per la prima sappiamo già che i contagi aumenteranno e non è una probabilità, con le riaperture accadrà questo".
Andrea Crisanti conclude, ribadendo:
"L'intensità è la gravita del fenomeno e i nostri dati sono ancora alti, con le aperture aumenteranno e dovremmo chiudere proprio in estate, quando invece gli altri Paesi saranno fuori dal tunnel".
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