Una tragedia sconcertante ha colpito la comunità di Novi Ligure, provincia di Alessandria. Paolo Tamburini, un ingegnere di 50 anni, ha perso la vita ieri presso la ditta Acovent a Senago, nel milanese. L'azienda è specializzata nella produzione di ventilatori industriali, e Tamburini risucchiato dalla ventola di uno di questi grandi macchinari, alto quattro metri per lato, durante un'operazione di manutenzione.

Le circostanze di questa tragedia sono ancora da chiarire, e le indagini sono in corso. Tamburini, laureato in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino, lavorava presso la Prisma Impianti di Basaluzzo, vicino a Novi Ligure, ed era impegnato in un'operazione di manutenzione, nonostante non fosse un tecnico meccanico di professione.  La sua carriera in quella società era iniziata poco dopo aver conseguito la laurea nel 1996. Sua moglie, di nome Daniela, svolge la professione presso una farmacia anch’essa situata a Basaluzzo. La coppia condivideva una passione per la montagna, come evidenziato anche dalle immagini pubblicate sui loro profili social, dove sono spesso ritratti insieme alle loro due figlie adolescenti in gite ed escursioni sulle montagne della regione.

Paolo Tamburini, aperta inchiesta per omicidio colposo

Il pubblico ministero Cecilia Vassena ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per cercare di determinare eventuali responsabilità in questa tragica vicenda. La morte di Tamburini ha sollevato interrogativi sulle condizioni di sicurezza sul lavoro e sull'efficacia dei controlli.

La consigliera regionale Pd Roberta Vallacchi ha richiesto un intervento deciso da parte delle autorità per evitare ulteriori tragedie simili. La richiesta include l'attivazione della Commissione regionale d'inchiesta sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, affinché venga monitorata e migliorata la sicurezza nei luoghi di lavoro in Lombardia.

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