FERMO. Tanto il dolore per la morte di Luigino Ferrazzoli, un autotrasportatore di 52 anni morto ieri mattina intorno alle 8 in seguito ad un tragico incidente.

Fermo, perde il controllo del mezzo

Stando alle prime ricostruzioni l'uomo stava consegnando un carico di fieno quando il veicolo ha cominciato a muoversi. Luigi sarebbe corso verso la cabina del mezzo cercando di riprenderne il controllo ma, mentre era all'interno di questo, il camion è precipitato in una scarpata sottostante, ribaltandosi.

Fermo: L'ultimo disperato tentativo

A nulla è servito l'ultimo disperato tentativo di saltare fuori dalla cabina del mezzo pesante, Luigi è rimasto schiacciato sotto al mezzo in caduta. Le ferite erano troppo gravi e il suo corpo non ha retto. La prima persona a dare l'allarme è stato il proprietario del maso al quale il 52enne doveva consegnare il fieno, che ha - inoltre - assistito al tragico incidente. Sul posto sono giunti l'elisoccorso e i vigili del fuoco di Bressanone per poter individuare il corpo di Luigino Ferrazzoli e liberarli.

Non c'è stato nulla da fare

La notizia della tragica dipartita di Ferrazzoli ha scosso l'intera comunità. L'uomo era una persona conosciuta e stimata non solo per la sua attività lavorativa, ditta di trasporti ereditata dal padre, ma soprattutto per la sua generosità e disponibilità. Nel pensiero a lui dedicato su Facebook, amici e concittadini ricordano il suo nobile gesto: inviare carichi di fieno agli allevatori di Bolognola dopo il terremoto. (Fonte ilRestodelCarlino)

In Campania, presi i tre di Ponticelli

NAPOLI. Sono stati arrestati i tre responsabili dell'esplosione, lo scorso 11 maggio, di una bomba a Ponticelli. I 3 uomini sono gravemente indiziati per il reato di detenzione ed esplosione di ordigno, aggravati dalle finalità mafiose. Sono affini al Clan De Luca Bossa-Minichini.

Napoli, il provvedimento

Il provvedimento emanato dalla Direzione Antimafia di Napoli, arriva dopo l'attenta ricerca, ed indagine, cominciata lo scorso 11 maggio a seguito degli eventi che portarono alle alte colonne di fumo nel quartiere napoletano.

Napoli, una bomba che avrebbe potuto ammazzare

I tre, affiliati al Clan, sono accusati di aver lanciato la bomba dal cavalcavia e danneggiato nove auto presenti nella zona. I Carabinieri, hanno spiegato che l'onda d'urto avrebbe potuto provocare la morte di eventuali persone nel raggio di 10 metri da dove è avvenuta la deflagrazione. Leggi anche: Acerra, muore dopo una trasfusione sbagliata. Dopo 39 anni giustizia è fatta: 770mila euro di risarcimento alla famiglia Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Pisa, arriva la verità su Khrystyna Novak. Il suo corpo gettato in un casolare dopo quei colpi di pistola