Terremoto al confine tra Turchia e Siria, violentissima scossa di magnitudo 7.9: è una strage, oltre 200 morti. In Italia scatta l'allerta tsunami
Una violentissima scossa di terremoto che ha raso al suolo tutto, provocando centinaia di morti. Durante la notte, una scossa di magnitudo 7.9 è stata registrata nel sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria. Secondo i dati dell'Ingv e dell'Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. La scossa è stata seguita da una replica di magnitudo 6.7. Secondo un primo bilancio, ci sarebbero oltre 200 morti, ma il bilancio è tristemente in crescita.
In Siria la violenta scossa avrebbe causato almeno 111 vittime e 516 feriti nei governatorati di Aleppo, Hama e Laodicea. Altri 20 persone sarebbero invece morte nelle zone siriane in mano ai ribelli. Sul versante turco le vittime sarebbero invece 76 e i feriti oltre 450.
Sono decine gli edifici crollati in tutte le località colpite dal sisma. Si scava tra le macerie: sono decine le persone rimaste sepolte dai crolli avvenuti per via del terremoto. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha inviato su Twitter i suoi "migliori auguri" a tutti i cittadini colpiti dal terremoto in Turchia: "Speriamo di superare questo disastro insieme, il più presto possibile e con il minor numero di danni", ha scritto. Erdogan ha spiegato che le squadre di ricerca e soccorso sono state immediatamente inviate nelle aree colpite dal sisma e che altre unità sono in stato di allerta.
L'allerta tsunami in Italia
Sulla base dei dati elaborati dal Centro allerta tsunami (Cat) dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il Dipartimento della Protezione civile aveva diramato un'allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane in seguito alla scossa di terremoto. La Protezione civile raccomandava infatti "di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l'area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali". Per circa un'ora era stato bloccato il traffico ferroviario in Sicilia, Calabria e Puglia. L'allarme poi è successivamente rientrato e non si sono verificati danni.
[sv slug="seguici"]