Mercoledì scorso, durante l'attività di installazione della segnaletica stradale a Lodi, Pasquale Izzo ha improvvisamente accusato un malore che ha poi portato al suo decesso in ospedale. Il suo collega, che stava lavorando con lui presso la piazzola ecologica di via Secondo Cremonesi, ha prontamente prestato soccorso.

In pochi minuti, il 44enne originario di Poggiomarino è stato trasportato al Pronto Soccorso dell'ospedale Maggiore nelle immediate vicinanze, grazie all'arrivo tempestivo di un'ambulanza e delle forze di polizia. Nonostante tutti gli sforzi di rianimazione, purtroppo, l'uomo è stato dichiarato morto. La causa del decesso è stata attribuita al caldo eccessivo.

Pasquale Izzo, stroncato dal caldo: "Un dramma evitabile"

“Un dramma assurdo quanto evitabile - afferma Elena Maga segretaria generale per Pavia e Lodi della Cisl - Innanzitutto, c’è una circolare Inps che dice chiaramente che al di sopra dei 35 gradi centigradi, in edilizia, può scattare la cassa integrazione senza problemi. Poi, sotto il sole, in questa stagione, il lavoro su asfalto e cemento andrebbe messo in discussione e gestito assolutamente diversamente. Non bisognerebbe sempre arrivare ai morti alle situazione estreme per cambiare le cose. Bisognerebbe fare articolazione oraria in modo diverso. Lavorare di notte. Immediatamente farò un’interrogazione a Ats per vedere se venivano rispettate tutte le regole di lavoro e altrettanto faremo con la Prefettura. Non faremo passare inosservato questo lutto”.

“Non si può morire sul lavoro per il troppo caldo. Nelle ore più torride siano presi tutti gli accorgimenti per evitare tragedie come quella di Lodi – denuncia Nicola Fratoianni, ; segretario nazionale di Sinistra Italiana -. In questi giorni siamo di fronte ad un’ondata di caldo anomalo e a livelli insopportabili. Forse è il caso che nelle ore più torride vengano presi tutti gli accorgimenti utili ad evitare tragedie come quella accaduta oggi a Lodi”.

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