Femminicidio a San Felice a Cancello
Femminicidio a San Felice a Cancello

Una tragedia familiare si è consumata nella mattina del 9 ottobre a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, dove Eleonor Toci, una giovane madre di 24 anni, è stata brutalmente uccisa dal marito. 

Il drammatico episodio si è verificato alla presenza dei due figli piccoli della coppia, di soli 4 e 6 anni. 

La tragedia è stata scoperta durante una videochiamata tra i bimbi e una loro zia, che ha visto il corpo senza vita della donna sul letto matrimoniale e ha ricevuto l'orribile confessione dai nipotini: «Papà ha ucciso mamma».

Un terribile femminicidio scoperto dai figli

La storia di Eleonor Toci è purtroppo l'ennesimo caso di femminicidio in Italia, un dramma che continua a colpire troppe famiglie. La mattina del 9 ottobre, intorno alle 5, la giovane madre è stata strangolata dal marito, Lulzim Toci, un bracciante agricolo di 30 anni originario dell'Albania. L'uomo ha commesso l'atroce gesto all'interno della loro abitazione, sotto gli occhi increduli dei due figli.

Poco dopo l'omicidio, Lulzim si è presentato a casa della cognata, chiedendole di accompagnarlo in ospedale. Insospettita dal comportamento dell'uomo, la donna ha deciso di videochiamare i nipotini per accertarsi che tutto andasse bene. È stato in quel momento che ha fatto la macabra scoperta: il corpo senza vita di Eleonor giaceva sul letto, e i bambini hanno rivelato che era stato il padre a ucciderla.

L'arresto del marito e le indagini in corso

Dopo aver scoperto il terribile crimine, la cognata di Eleonor ha immediatamente contattato le forze dell'ordine. I carabinieri sono giunti sul posto e hanno trovato Lulzim Toci nei pressi dell'abitazione in via Caravaggio, apparentemente in stato confusionale. L'uomo è stato subito fermato e portato in caserma per essere interrogato.

Nonostante le prime indagini, restano ancora molti dubbi sul movente dell'omicidio. Si ipotizza che il delitto sia avvenuto al culmine di una lite, ma le dinamiche precise restano da chiarire. L'omicidio di Eleonor Toci ha sconvolto non solo la comunità locale, ma anche l'intero Paese, riaccendendo il dibattito sulla necessità di maggiori misure di prevenzione contro la violenza domestica e i femminicidi.

Chi era Eleonor Toci: una vita spezzata troppo presto

Eleonor Toci era una giovane donna di 24 anni, anche lei originaria dell'Albania. Si trovava in Italia da poco più di due mesi insieme ai suoi due figli. La sua vita era legata alla famiglia e, come molte giovani madri, si occupava della gestione domestica. Nonostante la sua breve permanenza nel Paese, aveva trovato un piccolo nucleo di supporto tra parenti e conoscenti.

Il suo matrimonio con Lulzim Toci, avvenuto in giovane età, si è concluso tragicamente con un atto di violenza estrema che ha portato alla sua morte. La giovane madre non aveva un impiego e si dedicava completamente alla cura dei bambini e della casa. Questo femminicidio si inserisce in una lunga lista di episodi di violenza domestica che troppo spesso culminano con la morte di donne innocenti.

Il femminicidio in Italia: una piaga che non si arresta

Il caso di Eleonor Toci è solo l'ultimo di una serie di femminicidi che continuano a segnare il nostro Paese. Secondo i dati più recenti, ogni anno in Italia centinaia di donne perdono la vita a causa della violenza domestica, un fenomeno che richiede un intervento sempre più urgente e incisivo da parte delle istituzioni.

La tragedia di San Felice a Cancello riporta alla luce la vulnerabilità di molte donne, che si trovano intrappolate in relazioni violente e pericolose senza possibilità di fuga. È fondamentale che la società e le autorità competenti facciano il possibile per prevenire questi crimini, offrendo supporto, protezione e risorse adeguate a chi è vittima di abusi.

La speranza è che episodi come quello di Eleonor Toci non si ripetano e che si possa finalmente porre fine a questa spirale di violenza.

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