"Bastano pochissimi minuti per contagiarsi con Centaurus": l'allarme dell’infettivologo Andreoni
"Bastano pochissimi minuti a contatto con una persona infetta per contagiarsi con Centaurus, mentre per essere contagiato da BA.2 i tempi erano molto più lunghi, anche un'ora".
Le parole di Massimo Andreoni
A rimarcare le maggiori capacità di diffondersi della nuova variante di Coronavirus è il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana malattie infettive (Simit) e professore ordinario di Malattie infettive della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Roma Tor Vergata. Lo specialista – intervistato dall'agenzia stampa Dire – ha spiegato che tempi di trasmissione dell'infezione si sono significativamente accorciati, proprio a causa dell'alta trasmissibilità della nuova variante del Sars-CoV-2.
Non solo. L'esperto ha aggiunto come si siano ridotti anche i tempi di incubazione, pari a 24-48 ore per Centaurus. "Il numero esatto è sempre un calcolo abbastanza empirico e si fa in funzione della capacità di diffusione. Certamente è ancora più trasmissibile della BA.5 e notevolmente più trasmissibile della BA.2". Diversi sui tempi di infezione e di incubazione, Centaurus e BA.5 hanno invece in comune 8 mutazioni, contro le quali il vaccino potrebbe fare la propria parte. "I dati stanno ad indicare proprio questo, anche se quelli su Centaurus sono ancora piuttosto modesti. Centaurus deriva dalla BA.2 e, secondo i dati, la protezione vaccinale, se recente, è buona soprattutto nei confronti della malattia grave. In questo senso il mio consiglio alla vaccinazione rimane molto forte. Si continua infatti a dimostrare che anche verso queste nuove varianti l'immunità, se recente, è assolutamente incoraggiante".
Secondo Andreoni, Centaurus è destinata a divenire predominante in Italia. "Certamente da una parte questo preoccupa, perché non sentivamo il bisogno di una variante ulteriore e più contagiosa, soprattutto in vista dell'autunno. In termini di gravità di malattia la Centaurus non sembrerebbe però avere una aumentata patogenicità, anche per quanto accaduto in India e negli altri Paesi dove è stata individuata. Ovviamente dobbiamo aspettare maggiori dati per poter formulare un giudizio più definitivo".
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