Giro di vite su chi è risultato positivo al Coronavirus ma rifiuta le cure e le misure sanitarie e soprattutto non rispetta l’isolamento domiciliare obbligatorio. Lo annuncia il ministro della Salute, Roberto Speranza. «Sto valutando con il mio ufficio legislativo l’ipotesi di trattamenti sanitari obbligatori. In particolare nei casi in cui una persona deve curarsi e non lo fa». Le dichiarazioni in un’intervista a ‘La Repubblica’. «Oggi se una persona è positiva e non resta in isolamento ha una sanzione penale da 3 a 18 mesi di carcere e c’è una multa fino a 5mila euro».
Sanzioni insufficienti
Sanzioni evidentemente insufficienti: il ministro ammette che la stretta prende spunto dal clamoroso caso dell’imprenditore veneto che aveva contratto i sintomi dell’infezione. Quest'ultimo dopo aver effettuato il tampone ha
rifiutato il ricovero ospedaliero che gli era stato proposto e aveva
trasgredito la quarantena. E' andato in giro malato, addirittura partecipando a feste.
Un comportamento che aveva fatto infuriare il governatore Luca Zaia, ora alle prese con i nuovi focolai di coronavirus, e che oggi anche il ministro della Salute giudica «inaccettabile» e sul quale «è giusto essere durissimi».
Zaia era stato il primo a lamentare l’inadeguatezza delle attuali sanzioni per chi viola le
misure restrittive. «È stato sbagliato togliere il penale per la mancata osservanza dell’isolamento fiduciario», aveva detto ieri il presidente del Veneto. La Regione «non ha facoltà di introdurre contravvenzioni autonomamente, ma mutua le leggi nazionali previste dal Dpcm».
Coronavirus, proposto il Tso
Per questi casi Zaia ha proposto il
Tso, il trattamento sanitario obbligatorio applicato in forma coattiva a chi non accetta di sottoporsi volontariamente alle cure necessarie. Ed aveva sollecitato il ministro Speranza, con il quale ha avuto un colloquio telefonico.
Al termine – riporta Zaia nel punto stampa – Speranza «ha convenuto con me che il tema del
ricovero obbligatorio, in casi estremi come quello avvenuto è un tema da affrontare e da approfondire».
A distanza di poche ore, il titolare del ministero della Salute sembra aver raccolto la proposta. A breve potrebbero arrivare
provvedimenti restrittivi per l'emergenza coronavirus.
Intanto, il
paziente infetto che ha fatto esplodere il caso è stato, infine, ricoverato in ospedale dopo che le sue condizioni si erano aggravate. E' stato anche segnalato alla Procura della Repubblica «per la sua mancata collaborazione con i sanitari che ha portato al rischio di diffondere un’epidemia nella popolazione». Questo l'annuncio il direttore generale dell’Ulss di Vicenza. Fonte: La Legge per Tutti
Leggi anche
Coronavirus, il Veneto allenta ancora le restrizioni: l’ordinanza di Zaia.
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo