esplosione calenzano

Un violento incendio è divampato presso il deposito Eni di Calenzano, provocando un bilancio provvisorio di 2 morti, 9 feriti e 3 dispersi, secondo quanto comunicato dalla Prefettura di Firenze. L’evento ha richiesto l’intervento immediato dei Vigili del Fuoco e il coordinamento del piano di emergenza da parte delle autorità locali.

L’intervento dei Vigili del Fuoco e la gestione delle fiamme

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha aggiornato sulla situazione dichiarando:
“I Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini. L’intervento tempestivo è stato cruciale per limitare i danni.”

Il rogo, benché contenuto rapidamente, ha generato una colonna di fumo alta, favorita dalla differenza di temperatura tra i fumi e l’atmosfera circostante.

Monitoraggio ambientale in corso

Sul posto sono intervenuti i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPAT), incaricati di analizzare le possibili conseguenze ambientali dell’incendio. Particolare attenzione è rivolta alla rilevazione di inquinanti e all’impatto sui corsi d’acqua vicini.

Giani ha rassicurato che le verifiche ambientali sono una priorità:
“I tecnici stanno valutando le ricadute degli inquinanti per garantire la sicurezza delle comunità e dell’ambiente circostante.”

Un bilancio tragico e una comunità scossa

La tragedia ha lasciato il segno nella comunità di Calenzano e oltre. Il bilancio, ancora provvisorio, potrebbe aggravarsi con il proseguimento delle operazioni di soccorso. Nel frattempo, la popolazione attende ulteriori aggiornamenti sulla situazione ambientale e sulla sorte dei dispersi.

L’evento sottolinea l’importanza di una gestione tempestiva delle emergenze industriali e del monitoraggio ambientale per proteggere le comunità e il territorio.

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