Papa Francesco, come sta: «Non è fuori pericolo, il quadro è complesso»
La nota del vaticano: il Pontefice «ha presentato due episodi di insufficienza respiratoria acuta, effettuate due broncoscopie»

Papa Francesco, attualmente ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, continua a ricevere trattamenti per migliorare la sua condizione respiratoria. Nel bollettino medico rilasciato dal Vaticano, viene confermato che il pontefice non è ancora fuori pericolo, sebbene la sua situazione mostri segni di stabilità all'interno di un quadro complesso. Le sue condizioni sono monitorate costantemente dai medici, e la prognosi rimane riservata. Nonostante la difficoltà della situazione, il Papa ha mantenuto un umore "buono", continuando il percorso terapeutico, tra cui la fisioterapia respiratoria.
Il trattamento in corso per il Papa
Da martedì 4 marzo 2025, Papa Francesco non è più sottoposto a terapia con maschera, ma riceve ossigeno ad alti flussi tramite naselli. Questo trattamento è fondamentale per garantire un adeguato supporto respiratorio, alleviando la difficoltà nella respirazione causata dalla congestione bronchiale. La terapia si inserisce in un programma di recupero che prevede anche la fisioterapia respiratoria, necessaria per aiutare a liberare le vie respiratorie dalle secrezioni che potrebbero ostacolare il respiro. Nonostante l’intensità della terapia, il Papa sta seguendo un periodo di riposo, con il supporto della preghiera, come riferito dal Vaticano.
Le due crisi acute di Papa Francesco
Il 3 marzo 2025 è stata una giornata particolarmente difficile per il Papa. Durante la notte, Bergoglio ha avuto due episodi di insufficienza respiratoria acuta, che sono stati causati da un accumulo significativo di muco nelle vie respiratorie. Questo ha provocato un broncospasmo, un restringimento delle vie aeree, che ha reso necessario un intervento medico urgente. I medici hanno eseguito due broncoscopie per rimuovere le abbondanti secrezioni bronchiali che stavano ostacolando il respiro del Pontefice. L'intervento ha permesso di alleviare la situazione, ma ha anche evidenziato la gravità della condizione.
Il parere degli esperti sul decorso di Papa Francesco
Gli esperti hanno espresso preoccupazione per la salute di Papa Francesco, spiegando che la situazione potrebbe continuare a rimanere delicata per un lungo periodo. Stefano Nardini, ex presidente della Società Italiana di Pneumologia, ha sottolineato come l’immobilità e la ventilazione a lungo termine possano indebolire ulteriormente l’organismo. La ventilazione meccanica può causare secchezza nelle vie respiratorie e rendere difficile l'espulsione dei muco, aumentando il rischio di ulteriori complicazioni. La broncoscopia eseguita sui segreti bronchiali è una tecnica fondamentale per ridurre il rischio di ostruzione e facilitare la respirazione, ma la fragilità generale del paziente impone un monitoraggio costante.
Un futuro incerto ma stabile
Nonostante le difficoltà, Papa Francesco continua il suo percorso di recupero, con la speranza di superare questo periodo critico. Il supporto spirituale e la preghiera sono elementi fondamentali per lui in questo momento difficile. Attualmente, non sono previste visite da parte di personalità esterne, e la situazione rimane sotto stretto controllo medico.
Le prossime ore saranno decisive per il decorso della sua salute, ma il Vaticano resta ottimista pur mantenendo la prudenza. La comunità cattolica e i fedeli in tutto il mondo continuano a seguire con attenzione gli aggiornamenti, sperando in una pronta e completa guarigione del Santo Padre.