Commercianti Napoli - Solo ieri la protesta dei mercatali, con il blocco in autostrada all'altezza di Marcianise che ha messo in ginocchio la viabilità sull'A1 per gran parte della giornata.
Non si fermano però le iniziative dei commercianti contro le restrizioni previste dal regime di zona rossa.
A mobilitarsi stamattina Confesercenti Campania e i rappresentanti di circa 30 categorie che hanno riempito piazza del Plebiscito.
Il tutto dando vita ad una dimostrazione pubblica dall'alto valore simbolico: i manifestanti hanno esibito le rispettive licenze, consegnandole idealmente al Presidente della Repubblica.
Poi, trasportate sulle spalle, sono state esposte 15 croci e ognuna di queste rappresentava un'afflizione economica insostenibile per gli esercenti in tempi di pandemia.
I bilanci delle imprese campane in perdita
Le imprese campane perdono circa 1 milione di fatturato al giorno, 50 miliardi sono stati bruciati in un anno (dai 93 del 2019 si e' passati ai 43 del 2020).
Con la petizione chiediamo altresì anche ai parlamentari campani di intervenire in modo immediato.
Rimettiamo idealmente - conclude il leader di Confesercenti Campania - le licenze nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in modo che intervenga per restituire dignità alle nostre attivita'".
Nel corso della mattinata sono state anche raccolte oltre 5000 firme per la petizione per "far ripartire le imprese", consegnata al Prefetto di Napoli Marco Valentini.
Lo stesso prefetto ha poi avuto un incontro con gli imprenditori.
Commercianti - Troppo alti i costi di gestione e le imprese in difficoltà
Dall'Imu all'Iva, passando per Tari, Irap, Ires e anche per fitti, utenze e questione malavita solo per citarne alcune.
Nel complesso 15 costi spropositati che rischiano di trascinare in una crisi senza ritorno le aziende campane.
"Dobbiamo portare le imprese fuori dalla pandemia" sostiene il presidente di Confesercenti Campania e delegato alle politiche del Mezzogiorno Vincenzo Schiavo
Chiediamo un anno fiscale bianco, perché le nostre aziende non sono in grado di sostenere i costi fissi, le tasse, i fitti e le utenze, avendo zero incassi.
L'incontro col prefetto di Napoli - così Vincenzo Schiavo di Confesercenti
"L'incontro è stato proficuo Il Prefetto ci ha elogiato, a nome di tutte le forze dell'ordine, per la correttezza e per la civiltà della protesta;
ha fatto sue le nostre richieste e ci ha assicurato che avrebbe scritto al Governo rappresentando la sofferenza delle imprese locali.
Stiamo consegnando a tutti i prefetti d'Italia le nostre petizioni, c'è la necessità di far sentire la voce delle imprese.
C'è chi non ha i soldi per comprare latte e pane ai propri figli. Ora diciamo basta e vogliamo risposte immediate.
In tal senso - termina Schiavo - "
il Governo Draghi sta facendo peggio del Governo Conte".
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