ELEZIONI 2022. Il leader della coalizione chiudono la campagna elettorale in Piazza del Popolo con una manifestazione comune. In giornata, nuove divisioni sullo scostamento di bilancio, con il numero uno del Carroccio favorevole e la leader di FdI che, invece, ritiene non sia la soluzione giusta.  Intanto, tiene banco la guerra in Ucraina. Letta: “Schieriamoci tutti contro Putin”. Conte teme l'escalation. "Teniamo i nervi saldi", è l'invito di Calenda.

Elezioni 2022 - Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi assieme sul palco allestito in Piazza del Popolo a Roma

Per manifestazione comune che chiude la campagna elettorale del centrodestra. Nelle ore precedenti, però, nuove frizioni sullo scostamento di bilancio hanno attraversato la coalizione. La leader di Fratelli d'Italia: "Non serve". Il numero uno del Carroccio: "Chi dice non sia un'urgenza sbaglia".
Intanto, ancora sotto i riflettori la guerra in Ucraina. "È un momento drammatico per la storia europea e del nostro Paese, quello che mi sento di chiedere è un impegno all'unità perché quello che Vladimir Putin vuole sono un'Italia e un'Europa divise". Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, sottolineando che "Putin sarebbe più felice di una vittoria della destra". "Teniamo i nervi saldi", è stato invece l'invito di Calenda, mentre Conte ha messo in guardia sui rischi di una "possibile escalation". La procura di Milano ha aperto un'inchiesta esplorativa sui saluti romani, tra gli altri, di Romano La Russa, al funerale di Alberto Stabilini.

Elezioni 2022 - Salvini: "Sì a termovalorizzatori e nucleare pulito"

"Se qualcuno Roma continua a dire no al termovalorizzatore è nemico di Roma e dell'ambiente, chi sceglie la Lega e il centrodestra dice sì ai termovalorizzatori". Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, alla chiusura della campagna elettorale del centrodestra, in Piazza del Popolo a Roma. "Dico sì alla forma di energia più sicura e meno costosa in tutto il mondo, non possiamo dire di no a una forma di energia che esiste in tutto il mondo e dice sì al nucleare pulito e sicuro di ultima generazione".

Calenda: "Con Pnrr e Mes rimettiamo in piedi la sanità"

"Noi siamo il partito che ha promesso di meno: circa 60 miliardi, ma molti del Pnrr, contro i 160 della destra, e i 120 della sinistra. Hanno promesso di tutto. Ci sono 130 miliardi del Pnrr da spendere, in più abbiamo 33 miliardi del Mes sanitario. Prima di promettere la luna, possiamo prendere quei 33 miliardi, i 14 che sono nel Pnrr per la sanità, e rimettere in piedi la sanità italiana? Perché sarà fondamentale per un Paese anziano". Lo ha detto il leader di Azione e del Terzo polo, Carlo Calenda, nel corso della registrazione di Porta a Porta in onda stasera su Rai1.
Per Calenda bisogna usare il Mes "perché i 14 miliardi del Pnrr non bastano, e i tassi di interesse continuano a crescere. A noi costerà molto indebitarci, il debito europeo è invece il debito ai prezzi più bassi al mondo. Quei soldi vanno presi per questa ragione. Anche perché" - ha continuato - "ormai i vincoli del Mes li ha uguali la Bce, che ci può proteggere dallo spread ma a certe condizioni. Rinegoziare il Pnrr non si può. Mi ha colpito la frase di Meloni sulla pacchia che è finita. Mi ha ricordato i 5 Stelle. L'Europa ci sta riempiendo di soldi, se vuoi cambiare delle cose ti devi sedere al tavolo e negoziare in silenzio. Così si fa in Europa. Quindi, attenzione con questi proclami". Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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