MILANO. Sarebbe morta per le conseguenze di una grave anossia (debito di ossigeno) che le avrebbe poi procurato gravissimi danni agli organi. Talmente importanti da non lasciarle scampo, e decretare la sua fine a poche ore dal parto. Si indaga per omicidio colposo (al momento ancora contro ignoti, anche se presto sarà formalizzata l’iscrizione al registro degli indagati dei ginecologi che si trovavano in sala) sul decesso di una neonata in un ospedale di Milano: a causarla, secondo le accuse, potrebbe essere stata la ventosa utilizzata dai medici durante l'operazione. L'utilizzo della ventosa durante il parto Il pm Mauro Clerici avrebbe disposto subito una perizia: l’esito di una prima consulenza di questo fatto, avvenuto un anno fa, avrebbe rilevato alcune manovre errate durante il parto, e la scelta rivelatasi poi sbagliata di non procedere con un taglio cesareo d’urgenza. I medici, stando sempre alla perizia della procura, avrebbero al contrario temporeggiato, nonostante le sofferenze della bimba. E avrebbero tentato di farla nascere con l'aiuto di una ventosa premuta più volte sulla testa: una manovra che le avrebbe causato i danni più gravi, tra cui una paralisi. Niente da fare per la bambina che così, nonostante il disperato tentativo di rianimazione alla clinica Mangiagalli, è morta poche ore dopo. La gravidanza senza complicazioni La denuncia è partita dalla madre, una donna di 36 anni che aveva avuto una gravidanza senza complicazioni. Si attende l'esito delle indagini aperte dalla procura, che ora si stanno dirigendo verso la loro conclusione. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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