“Qualcuno ha provato a depistare le indagini”. The Borderline: nelle chat la verità sullo scontro del Suv contro la Smart
LE CHAT DEI THE BORDERLINE. L'incidente mortale avvenuto a Casal Palocco, in cui un SUV Lamborghini ha colliso con una Smart, causando la morte di un bambino di cinque anni, solleva sospetti e interrogativi riguardo alla condotta dei protagonisti coinvolti.
I sospetti degli inquirenti si concentrano sulla possibilità che qualcuno abbia abbandonato immediatamente il luogo dell'incidente, mentre si ipotizza che la corsa frenetica per cancellare video dai telefoni e rimuoverli dai canali social sia stata una strategia concertata per eliminare possibili prove di comportamenti imprudenti prima dello schianto.
Oramai le aspettative sono talmente basse che sembra una grande cosa anche il dire che ci si ferma dopo aver ammazzato qualcuno. Grazie per questo ennesimo IO IO IO IO IO. #theborderline pic.twitter.com/tTqIp4pi12
— Fran Altomare (@FranAltomare) June 18, 2023
Gli investigatori
Ritengono fondamentale esaminare le chat presenti nei telefoni confiscati agli youtuber del gruppo "TheBorderline". Inizierà questa settimana l'analisi dei contenuti recuperati, inclusi quelli cancellati, presenti nei loro smartphone. Esaminati anche i video presenti nei telefoni, le cronologie e ogni elemento utile per ricostruire la dinamica dell'incidente dalla prospettiva interna al SUV.
Particolare attenzione sarà rivolta al telefono di Matteo Di Pietro, il ventenne alla guida del veicolo. Il quale o si è distratto consultando il suo dispositivo oppure coinvolto dai passeggeri in video o dirette web che abbiano diminuito la sua attenzione.
Nonostante tutti gli occupanti dell'auto siano sotto inchiesta, il gruppo di interesse principale per la procura è il popolare gruppo di youtuber "TheBorderline", dal momento che solo due di loro erano a bordo della Lamborghini Urus di colore blu. Tuttavia, gli altri membri del gruppo, anche se non presenti nell'auto al momento dell'incidente, saranno ugualmente oggetto di indagini approfondite richieste dalla procura.
I repentini cambiamenti nel numero di followers
E visualizzazioni sulle pagine social private dei "TheBorderline" e sui loro canali ufficiali nei tre giorni successivi all'incidente confermano ancora una volta quanto questi numeri siano influenzati dall'immagine positiva o negativa associata a essi. Nonostante il numero di "seguaci" sia quasi raddoppiato per poi iniziare a diminuire, i commenti sui contenuti erano prevalentemente negativi e spesso costellati di insulti e minacce.
Questo aspetto, unito all'ipotesi che si sia cercato di nascondere prove, potrebbe aver spinto il gruppo di ventenni o poco più ad accordarsi sulla cancellazione di foto, video e chat. Ieri sera, hanno annunciato il loro addio definitivo.
Nella stessa settimana, saranno disponibili i risultati dell'autopsia eseguita sul piccolo Manuel, che non solo mirano a determinare la causa del suo decesso, ma anche a fornire una migliore comprensione della dinamica dell'impatto. La Lamborghini ha colpito la Smart sulla fiancata destra mentre quest'ultima svoltava a sinistra.
I danni riportati dalle due vetture permetteranno di stimare la velocità e il punto dell'impatto, che verranno confrontati con le ferite riportate dal bambino. Questi dati confermeranno la posizione esatta della Smart nell'incrocio e il posto occupato da Manuel all'interno dell'abitacolo.
Chat dei The Borderline - Il processo
Questi elementi saranno fondamentali nel processo che seguirà, al fine di determinare se oltre alla responsabilità del guidatore del SUV (il limite di velocità in quel tratto era di 30 chilometri orari, mentre la Lamborghini viaggiava, secondo una stima preliminare, a oltre 100 chilometri orari), vi siano state anche negligenze nella sicurezza del bambino a bordo della Smart. Sarà essenziale comprendere se siano state adottate adeguate misure di protezione per garantire la sua incolumità.
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