Draghi promette e mantiene, sei bonus da richiedere subito. La partita che riguarda i bonus Inps non è ancora chiusa. Cambia il Governo, ma non cambiano la abitudini: prosegue il lockdown, le attività sono chiuse.
Ma arriva il contentino per le imprese ed i lavoratori
I bonus Inps, come riportato da Trendonline, che sembrano più che mai una trovata pubblicitaria per acquietare gli animi, che una soluzione solida e duratura che permetta la ripartenza. No, no ci mancherebbe: la salute viene prima di tutto.
Se è necessario stare a casa e non andare a lavorare è giusto farlo, se questo serve a bloccare la pandemia. I risultati, però, sono sotto gli occhi di tutti. E' un anno che contribuenti e lavoratori, bambini ed anziani sono costretti a continue rinunce, ma i risultati lasciano un po' a desiderare.
In questo contesto, per aiutare le famiglie ed i lavoratori, il Governo guidato da Mario Draghi ha confermato i bonus Inps del precedente esecutivo.
Molti di questi richiedono che l'Isee non superi una determinata soglia, altri possono essere richiesti immediatamente senza dover presentare nessuna documentazione. Proprio questi possono arrivare in soccorso alle famiglie ormai stremate economicamente dalle continue chiusure delle attività.
Bonus da richiedere senza Isee
Quando si parla di bonus senza Isee, la maggior parte delle volte si pensa a quelli che riguardano genitori con figli o alle neomamme.
A questi possiamo aggiungere anche il cashback, diretto a tutta la popolazione. Proprio per quest'ultimo è stata introdotta un'importante novità: è stata rilasciata sulla App io la versione aggiornata, che ha portato ad un'importante implementazione del servizio.
Il bonus cashback ha finalmente aperto alle carte fedeltà della grande distribuzione: tra i metodi di pagamenti che sono ammessi adesso rientrano anche:
Carta Insieme Più Conad Card di Conad;
Fìdaty Oro di Esselunga;
Spesa In della Unicoop Firenze.
Ricordiamo che il bonus cashback ha lo scopo di incentivare l'uso dei pagamenti elettronici da parte dei consumatori. Il bonus vero e proprio viene erogato come rimborso del 10% sugli acquisti effettuati, fino ad un massimo di 150 per tutti gli acquisti effettuati nel corso del semestre.
Partita Iva e lavoratori autonomi
Per i titolari di partita iva ed i lavoratori autonomi che, a causa delle restrizioni imposte con il lockdown, hanno registrato un imponente calo del proprio fatturato, è stato pensato il bonus Iscro. Diciamo una sorta di cassa integrazione.
Il bonus Iscro permette di incassare un importo che oscilla da i 250 agli 800 euro: la domanda può essere presentata un sola volta per il triennio 2021/2023. La data di scadenza è il 31 ottobre di ogni anno.
I bonus rivolti alle famiglie!
Ci sono altri bonus, che possono essere richiesti senza dover necessariamente presentare un Isee aggiornato. Uno dei più belli sicuramente è il bonus mamma domani. In questo caso viene riconosciuto un incentivo pari a 800 euro alle donne al settimo mese di gravidanza. E' possibile richiedere il bonus fino al primo anno di vita del bambino.
Strettamente legato a questo vi è anche il bonus bebè, per il quale è necessario presentare la domanda entro il novantesimo giorno dalla data di nascita o di adozione del pargolo. In questo caso l'agevolazione è pari ad 80 euro al mese.
Per chi volesse far lievitare un po' la cifra ed ottenere una somma maggiore dovrà presentare l'Isee: nel caso in cui questo sia compreso tra i 7.000 ed i 40.000 euro potrà ottenere 120 euro al mese. Sotto i 7.000 euro di Isee si riesce ad arrivare a 160 euro al mese.
Ricordiamo, poi, che dal 1° luglio 2021 sarà possibile usufruire dell'assegno unico familiare, che dovrebbe avere un valore massimo pari a 250 euro per ogni figlio, fino a quando compiranno 21 anni. Ne potranno fare richiesta anche i lavoratori autonomi.
Un bonus anche per l'asilo nido!
I sussidi e gli aiuti seguono le famiglie anche quando i bambini crescono. Nel caso in cui ci sia un figlio fino ai tre anni è possibile accedere al bonus asilo nido, che aiuta a sostenere le spese proprio per l'asilo nido.
Nel caso in cui si decida di non presentare l'Isee l'importo erogato è pari a 1.500 euro. Nel caso in cui si presentasse la documentazione e si avesse un Isee compreso tra i 25.000 ed i 40.000 euro, l'agevolazione sarebbe pari a 2.500 euro. Con Isee inferiore ai 25.000 euro si ottengono invece 3.000 euro.
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