Genova, Francesca Tuscano morta per malore improvviso: colpita da un'emorragia cerebrale fulminante. L'insegnante morì subito dopo il vaccino, la commissione sanitaria: "Nesso causale tra decesso e AstraZeneca"

GENOVA. A oltre un anno e mezzo dalla morte, la commissione medica dell'Agenzia della Sanità ligure ha detto che sì, esiste un nesso causale fra il vaccino AstraZeneca e il decesso della 32enne genovese Francesca Tuscano.

Un primo passo nell'inferno burocratico in cui sono precipitati i familiari, per ottenere l'irrisorio risarcimento da 77.468 euro destinato "ai parenti aventi diritto che ne fanno domanda, nel caso in cui la morte del danneggiato sia stata determinata dalle vaccinazioni", in base alla legge che ha stanziato un fondo da 150 milioni di euro destinato proprio a chi ha subito danni dalla vaccinazione anti Covid.

Ma la battaglia dei genitori dell'insegnante - che già hanno potuto leggere la consulenza del pm in ambito penale che giunge alla stessa conclusione - è tutt'altro che finita. Primo, perché ancora non è chiaro se l'indennizzo sia destinato all'intero nucleo familiare o a entrambi i genitori ed eredi. Ma soprattutto, si apprende da fonti investigative, perché nel frattempo gli stessi padre e madre della vittima hanno iniziato una battaglia con la stessa AstraZeneca. Che ora rischia di sfociare in una causa civile.

La lettera di messa in mora

Il colosso farmaceutico ha già ricevuto una lettera di messa in mora da parte dei Tuscano, con relativa richiesta di quantificare un risarcimento. Ma almeno per il momento ha detto no, anche perché l'indagine penale, nonostante la consulenza depositata da mesi che sembra portare all'archiviazione, è ancora aperta ed è in qualche modo legata a quella su Camilla Canepa: la studentessa 18enne di Sestri Levante, in provincia di Genova, morta per lo stesso motivo, ma due mesi dopo Francesca Tuscano, in uno degli "open day" che invece non esistevano ancora quando si era vaccinata la 32enne.

Un periodo di tempo che può fare la differenza, tanto che la Procura nei mesi scorsi ha sentito come persone informate sui fatti i membri del Comitato tecnico scientifico che aprirono agli open day con AstraZeneca.

Federico Bertorello, legale che insieme a Tatiana Massara sta seguendo la partita civile per conto dei Tuscano non commenta. Si limita a dire che "siamo sicuramente soddisfatti per la valutazione della commissione medica, che ha confermato il nesso causale fra la vaccinazione e la morte di Francesca. Ora però, forti di questa valutazione, ci riserviamo di intraprendere tutte le azioni necessarie". Fra le possibili azioni c'è anche una richiesta risarcitoria nei confronti del ministero della Salute.

La consulenza della Procura

I legali hanno inoltrato alla commissione, che ha avuto quattro mesi di tempo per pronunciarsi, tutta la documentazione medica e la consulenza in mano al pm Arianna Ciavattini, che stabilisce come la trombosi che ha ucciso Francesca sia stata scatenata dalla "Vitt", la rarissima trombosi cerebrale associata a piastrine basse scatenata in particolare nelle giovani donne dai vaccini basati su adenovirus, come appunto AstraZeneca.

Il decesso di Francesca, che prima dell'inoculazione stava benissimo e che è considerato un "caso modello di reazione rarissima e gravissima avversa" dalla comunità scientifica, si è ritrovato insieme a una miriade di richieste più disparate.

Da quelle ammissibili (decessi quantomeno successivi alla vaccinazione, per quanto non sia ancora dimostrato alcun nesso casuale) ai generici "mal di testa" denunciati dopo l'iniezione del vaccino.

La consulenza tecnica della Procura non ha invece rilevato alcuna responsabilità da parte della macchina sanitaria e logistica allestita da Alisa. "I contenuti, le modalità di predisposizione, compilazione e valutazione del questionario anamnestico appaiono completi sotto ogni loro aspetto. Analogamente, l'attività informativa attraverso la quale Tuscano Francesca espresse il suo consenso alla pratica vaccinale appare completa ed esaustiva".

Il vaccino e il malore fatale

Francesca Tuscano aveva scelto di vaccinarsi all'hub allestito all'Albergo dei Poveri il 22 marzo 2021 a Genova. Il 2 aprile aveva accusato forte mal di testa, la mattina dopo i genitori l'avevano trovata in stato di incoscienza. Da allora non si svegliò più: il 4 aprile all'ospedale San Martino venne dichiarata la morte.

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