Giampiero Mughini ha annunciato la sua decisione di lasciare la casa del Grande Fratello, rendendo noto il suo addio durante la puntata del 16 novembre, concludendo così la sua permanenza di circa due mesi all'interno della casa. Durante il suo discorso di addio, ha ricevuto i complimenti di Alfonso Signorini, che ha apprezzato il suo percorso e il suo ruolo all'interno della casa.

Mughini ha sottolineato di essere stato positivamente colpito dall'esperienza, smentendo alcuni stereotipi a lui associati. "Sono costituzionalmente un bravo ragazzo che è attento agli altri, che accetta le sfumature degli altri, certo se uno mi aggredisce non faccio un passo indietro".

Un libro da finire e la mancanza degli affetti

Il giornalista ha spiegato i motivi del suo addio, evidenziando l'importanza della sua routine e delle sue attività lavorative, tra cui la scrittura di un libro che richiede le sue cure finali entro dicembre. Questo impegno, unito alla mancanza dei suoi giornali, della biblioteca e delle notizie sulla sua famiglia a quattro zampe per quasi due mesi, hanno pesato nella sua decisione di abbandonare.

Durante l'addio, ha invitato gli inquilini a pranzare a casa sua in futuro. La sua partenza ha colto di sorpresa i coinquilini, suscitando lo sgomento generale. Ha ricevuto parole di affetto e stima da parte di Angelica, che ha evidenziato quanto Mughini sia stato importante per lei.

Le parole di Mughini prima di uscire dalla Casa

"Allora, premesso che le mie sono inezie e briciole messe su un piatto rispetto a quelle di Alex, sono qui purtroppo non a pronunciare una di quelle battutcacce che mi vengono così facili, facili, ma fare un discorso che per me è rigato di lacrime, ossia a comunicarvi che io lascerò questa odiosissima e portentosa casa.

Questa decisione è dolorosa, ma ha due ragioni di causa. Una sorta di vigliaccheria dopo un mese in cui non ho i miei cinque giornali al giorno, sono stato amputato della mia biblioteca, per il 25 % questo è importante per me, per il 75% non ho notizie di mia moglie e dei miei figli a quattro zampe da quasi due mesi.

Nella mia vita sono stati decisivi i libri che ho scritto, sono stati quei libri a tessere la mia ossatura, c’è un libro che per contratto devo consegnare a fine dicembre, a questo libro non posso rinunciare, non so se per le donne può risultare un esempio sbagliato, ma per chi scrive libri somiglia al bimbo di una donna, questo libro è arrivato all'ottavo mese, e ha bisogno delle ultime cure e a volte per scrivere venti parole si possono impiegare anche quattro giorni. Mi dispiace tantissimo. Ciascuno di voi è aspettato a casa mia, a pranzo a casa mia, ciascuno di voi, molto presto".

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