Napoli, Maria Licciardi davanti al Gip: la Lady della camorra si avvale della facoltà di non rispondere
NAPOLI. Nel giorno dell'udienza di convalida del fermo, che si è tenuta oggi, Maria Licciardi si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Il boss dell'Alleanza di Secondigliano, la cosiddetta "Lady Camorra", è stata bloccata all'alba di sabato nell'aeroporto romano di Ciampino mentre era in partenza per Malaga.
I carabinieri del Ros nell'occasione le hanno notificato un decreto di fermo emesso dalla Procura di Napoli che ipotizza nei suoi confronti i reati di associazione a delinquere di tipo camorristico, estorsione, ricettazione di denaro di provenienza illecita e turbativa d'asta, tutti aggravati dalla finalità mafiose.
La donna, 70 anni, era stata collegata alle 10 in videoconferenza dalla casa circondariale di Roma-Rebibbia con l'aula di udienza del Gip del Tribunale di Roma.
Una precedente inchiesta a suo carico era finita con un nulla di fatto. Laddove la Dda di Napoli le contestava lo stesso ruolo di vertice nell'Alleanza di Secondigliano (allora dal 2009 al 2016, adesso dal 2016 a oggi).
Il suo avvocato del tempo ottenne prima l'annullamento della ordinanza di custodia cautelare (mentre lei era latitante) e poi anche l'archiviazione di tutte le accuse.
La difesa di Maria Licciardi è stata garantita oggi dall'avvocato Eduardo Cardillo, e non dal penalista Dario Vannetiello che intanto ha iniziato ad accettare solo incarichi di difesa dinnanzi ai Supremi Giudici della Corte di Cassazione.